Reggina, così non va. Amaranto inguardabili, il Benevento li asfalta con un poker

Inspiegabile la prova della Reggina, mai entrata in partita. Benevento show, gli amaranto crollano

Per fortuna le partite di calcio durano solo 90 minuti. La Reggina vista sul campo del Benevento è una delle peggiori negli ultimi anni. Inspiegabile la prestazione degli amaranto, che dopo il pessimo secondo tempo con la Cremonese invece di reagire abbassano ulteriormente l’asticella. Il Benevento passeggia dal fischio iniziale a quello finale, il 4a0 dei titoli di coda rischia di essere riduttivo rispetto a quanto visto in campo.

Le formazioni iniziali

Privo di Menez, Aglietti conferma il 4-4-2 con il doppio centravanti Montalto-Galabinov. Lanciato dal 1′ Adjapong sulla corsia destra difensiva, con Di Chiara sul versante opposto. Bianchi e non Hetemaj il partner di Crisetig in mediana, Bellomo e Ricci le scelte sugli esterni.

Caserta privo di Glik e Foulon, il tecnico calabrese sceglie il 4-3-3 con il tridente composto da Improta, Lapadula e l’ex amaranto Insigne. In mezzo al campo qualità e muscoli con Ionita, Viviani e Acampora.

Inizia la gara, pochi minuti e si intuisce il copione del film. La sintesi della trama è semplice: in scena va un remake del secondo tempo di Reggina-Cremonese. In avvio ci prova Insigne senza fortuna, al minuto 11 arriva il vantaggio dei padroni di casa. Preciso il cross di Letizia, Viviani è decisamente più lesto dei centrali amaranto e di testa sblocca la gara.

Quando inizia la partita?

Reazione della Reggina? Nulla di più lontano dalla realtà. Al 23′ Acampora va via sulla sinistra e serve Lapadula, da ottima posizione l’ex Lecce svirgola. Pochi secondi è l’attaccante classe ’90 si riscatta: palla persa a centrocampo dalla Reggina, Lapadula servito in profondità resiste al ritorno dei difensori amaranto e in diagonale di destro non lascia scampo a Turati.

Amaranto colpevolmente assenti, sin dal fischio iniziale rimasti negli spogliatoi. In campo c’è solo il Benevento che con un pressing alto soffoca tutte le possibili iniziative della formazione di Aglietti e ogniqualvolta si presenta nella metà campo offensiva si rende pericolosa. Nella seconda parte di frazione, Benevento vicino al tris prima con Improta (destro a lato), poi con il sinistro di Acampora che termina alto e infine con la carambola Lapadula-Stravropolus che per pochi centimetri non beffa Turati.

Si va all’intervallo con il risultato di 2a0 che forse sta anche stretto al Benevento e con Aglietti che probabilmente, dopo quanto visto, deve aggiornare il dato relativo ai peggiori 45 minuti giocati dalla Reggina in campionato.

Amaranto inguardabili, Benevento show

Inizia la ripresa con un doppio cambio per la Reggina: Galabinov (evidente il suo periodo di appannamento) e Ricci lasciano il campo a Denis e Cortinovis. Il doppio vantaggio non tranquillizza il Benevento ne risveglia la Reggina, in campo prosegue il monologo dei padroni di casa. Al 54′ un destro terrificante di Ionita dalla distanza scuote la traversa, due minuti e i padroni di casa trovano il meritato tris. Uno scatenato Lapadula asseconda il perfetto inserimento di Ionita tra i difensori amaranto, il centrocampista moldavo non sbaglia solo davanti a Turati.

Reggina frastornata, Aglietti prova quantomeno ad evitare la disfatta con altre due sostituzioni: Hetemaj e Lakicevic prendono il posto di Bianchi e Adjapong. Il centrocampista albanese va subito vicino al gol dell’ex ma Paleari gli dice no, strepitosa invece la risposta di Turati al 64′ sul sinistro di Insigne.

I padroni di casa non vogliono saperne di accontentarsi, Reggina alle corde e incapace di reagire: nel pugilato in situazioni simili si sarebbe lanciato l’asciugamano sul ring.  Si arriva così inevitabilmente al 4-0, con Tello che al 69′ da pochi centimetri tocca facilmente in porta sul cross basso di Insigne. Gli ultimi 20 minuti sono pura accademia, con il Benevento che avrebbe anche un paio di ghiotte occasioni per trovare il pokerissimo.

Finisce 4a0, pomeriggio da incubo per la Reggina di Aglietti. Seconda sconfitta consecutiva (terza nelle ultime 4 gare) per gli amaranto, che rimangono a quota 22 e si ritrovano così nel mucchio delle squadre in zona play-off. Arriva subito l’occasione di riscatto per Galabinov e compagni, impegnati martedi sera nel turno infrasettimanale al Granillo contro l’Ascoli. Solo i 3 punti possono rappresentare la medicina alle ultime due brutte sconfitte.