Reggina: uno stop indigesto. La squadra costretta a fermarsi nel momento migliore

Preoccupazione in casa Reggina per la positività di un membro dello staff. Massima cautela e monitoraggio continuo

L’Assemblea di Lega B nel pomeriggio di ieri ha deciso per lo stop al campionato. Ricordiamo che due erano le ipotesi sul tavolo della discussione e, se vogliamo parlare di regolarità della stagione, è giusto sia passata quella che a tutti appariva la meno probabile. Scendere in campo per le prossime due partite incastrando i vari recuperi in mezzo alle altre due gare mancanti, non avrebbe consentito fluidità al calendario e così dal primo maggio, tutti insieme giocheranno le quattro gare che chiuderanno il campionato regolare.

Lo stop nel momento migliore

Impossibile accontentare tutti, la Reggina non si è espressa subito dopo la decisione dell’Assemblea, ma è facile immaginare che fermarsi nel momento migliore della stagione e con quel pizzico di fortuna che aiuta sempre, non sia stata una cosa molto gradita. Forti delle due vittorie consecutive, tre nelle ultime quattro gare, gli amaranto avrebbero reso visita ad una Cremonese sconfitta a Monza e molto impegnata anche a livello fisico, avendo disputato un altro infrasettimanale di recupero la scorsa settimana. Inoltre, ma questo vale per tutti, il concentrato di partite, quattro in nove giorni, in  casa amaranto ha sempre creato qualche piccolo problema, come più volte dichiarato da mister Baroni. Il vantaggio, invece, potrebbe essere rappresentato dalla possibilità di recuperare ulteriori energie in questa sorta di mini ritiro di dieci giorni, per giocarsi tutto in poco tempo. C’è una Reggina leggermente scossa dalla notizia di ieri che ha visto un componente del gruppo staff risultare positivo nell’abituale giro di tamponi che si effettua 48 ore prima di ogni incontro. Augurando al membro dello staff una pronta guarigione, ovviamente si spera che il contagio non dilaghi.