Reggina: porre fine all'emorragia è adesso una necessità assoluta

Testa, gambe o cosa? Non si riesce a darne una spiegazione. Di sicuro è abbastanza evidente che gli uomini chiave stiano deludendo

E’ vero, Aglietti lo aveva anticipato che in un campionato come quello di serie B, potevano arrivare momenti di difficoltà. Siamo certi, però, non si aspettasse questo tipo emorragia, con una squadra totalmente involuta sotto tutti i punti di vista, reduce da cinque sconfitte nelle ultime sei gare ed a tratti imbarazzante nell’atteggiamento ed in tanti dei suoi calciatori.

Tanti interventi senza risultati

E’ intervenuta la società, ci ha messo la faccia il Ds Taibi, c’è stato in mezzo anche il ritiro, senza che però nessuna di queste componenti abbia potuto modificare il corso degli eventi. Quella di Benevento rimane una pessima figura nella sua totalità, ma pur mettendo in evidenza un pizzico di impegno in più contro Ascoli e Lecce, si è decisamente lontani da quelle prestazioni ammirate nella prima parte di stagione. Testa, gambe o cosa? Non si riesce a darne una spiegazione, di sicuro ed è abbastanza palese gli uomini chiave stiano venendo meno ed è decisamente imbarazzante vedere oggi all’opera calciatori come Cionek, Crisetig, Rivas, Galabinov, incredibilmente trasformati.

Con l’Alessandria è vietato sbagliare

Il tecnico in queste settimane ha provato a toccare più corde, la squadra ha dichiarato di essere consapevole delle attuali carenze, ma poi all’interno del rettangolo di gioco prestazioni e risultati non cambiano. Quella vittoria nel derby di Cosenza che proiettava la Reggina verso la promozione diretta sembra lontana un secolo, perchè domenica prossima arriva al Granillo l’Alessandria e ci si dovrà preoccupare soprattutto di non perdere per non essere addirittura risucchiati in zona play out. Assurdo. E’ una emorragia che va fermata subito, sperando che gente che ha nei propri trascorsi anche esperienze nella massima serie, non si faccia prendere dalla psicosi da vittoria.