Reggina: responsabilità di tutti, Aglietti compreso. Adesso ci si guarda alle spalle

Poco tempo per capire e trovare le soluzioni. Già dalla prossima è vietato sbagliare

” La posizione di Aglietti? Anche se perdiamo con l’Ascoli (con i dovuti scongiuri) rimarrà certamente al suo posto. L’esonero di Toscano che mi provoca ancora tanto dolore, è avvenuto dopo diverse sconfitte consecutive“.

Così parlava il presidente Luca Gallo all’indomani della disfatta di Benevento ed alla vigilia di Reggina-Ascoli. Da quel momento sono arrivate altre due sconfitte, meno umilianti nella prestazione e con un minimo accenno di reazione, ma quello che rimane a referto è sempre il risultato e la Reggina torna da Lecce con la quarta sconfitta consecutiva, la quinta nelle ultime sei giornate.

Fare un esame di coscienza tutti

Dobbiamo farci un esame di coscienza tutti, il ritiro è servito a poco. Abbiamo poca serenità nel cercare lo giocate. I gol nascono da palle perse nostre, sino all’1-0 la gara era in equilibrio. Non è un discorso tecnico ma generale, al primo errore in questo momento veniamo puniti. Sul piano dell’impegno posso dire poco alla squadra, i ragazzi si applicano. Siamo tutti sotto esame, ma sono sicuro che abbiamo le capacità per risollevarci“. Questo invece Alfredo Aglietti, il quale da settimane sta cercando di capire quale possa essere stato il motivo scatenante di una involuzione davvero da paura, attribuendo prima ad un fatto episodico la sconfitta con il Cittadella, ad un calo quella con la Cremonese, ad un black out mentale il 4-0 con il Benevento. Dopo l’ennesimo passo falso pare non ci si riesca in realtà a trovare la motivazione reale probabilmente perchè i motivi sono diversi. Di sicuro il trend ha di fatto trasformato la Reggina da squadra in lotta per la promozione in A, ad una compagine che adesso deve stare molto attenta al prossimo confronto con l’Alessandria per non rischiare di essere risucchiata in zona play out. Ci sono otto giorni di tempo per analisi, approfondimenti, decisioni e per capire il perchè di determinati atteggiamenti, comportanti, involuzioni. Tutti sotto esame come ha detto lo stesso tecnico, lui compreso. Per la prossima non ci saranno Cionek ed Hetemaj squalificati. Il primo ultimamente irriconoscibile, il secondo uno dei pochi a battagliare.