Reggina: nuova separazione con Toscano. Ma questa volta i risultati non c'entrano

Le motivazioni del nuovo addio, probabilmente vanno ricercate altrove

Appena tre partite disputate, poco meno di quaranta giorni la sua seconda esperienza sulla panchina della Reggina. Un punto conquistato all’esordio con il Como, poi due sconfitte consecutive, la prima maturata in condizioni assai precarie con il Brescia e poi la battuta d’arresto prevedibile con il Monza. Ma lo capirebbe chiunque che la decisione di sollevare dall’incarico Mimmo Toscano, non può avere una natura collegata ad un fatto prettamente tecnico-tattico, non ci sono i margini per poterlo pensare ma anche alla luce di quanto è stato dichiarato dalla società, nel momento in cui si è deciso per il suo ritorno in sede di conferenza stampa di presentazione: “L’allenatore giusto, la soluzione migliore, l’allenatore che già conosce una buona parte di squadra e soprattutto l’ambiente“.

Divergenze sul mercato e non solo?

Più facile pensare a per esempio a divergenze riguardo quelli che dovranno essere i prossimi interventi di mercato, alla luce anche delle dichiarazioni di Toscano subito dopo la partita con il Monza. Concetti chiari e ben espressi che sono apparsi subito come un messaggio diretto alla società. E non è da escludere che altre situazioni interne e piuttosto complicate siano state vissute in questo periodo, tra giocatori fuori dal progetto tecnico ed altri programmati per uscire ancora in organico. La società ha chiuso la questione con il più classico dei comunicati, magari un giorno se ne saprà qualcosa in più. Adesso diventa fondamentale, qualunque sia la prossima scelta, individuare gli elementi giusti sul mercato e tornare dopo la sosta a fare punti. Per salvare la categoria, fondamentali le prossime quattro partite.