Reggina, Lillo Foti su Pippo Inzaghi ed il racconto della trattativa con Baggio
L'ex presidente della Reggina, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino, trasmissione condotta da Giuseppe Falcao e Simone LP in onda su New Sound Level 90FM
18 Luglio 2022 - 10:31 | redazione

Una interessante intervista all’ex presidente della Reggina Lillo Foti su tanti argomenti riguardanti il mondo del calcio, ovviamente non mancano quelli che fanno riferimento alla società amaranto:
Perché il livello del calcio italiano si è abbassato così tanto rispetto alla tua epoca?
“Oggi manca estro, abbiamo ragazzi troppi inquadrati con poca qualità. Sono stati fatti errori che ci appartengono, aver abbandonato la formazione, aver perso attenzione sul panorama di opportunità che poteva arrivare dall’estero. In più è cambiata la società, le abitudini della gente, prima si giocava sempre a calcio e c’era passione e attaccamento. Ora manca estro, gli istruttori inquadrano i ragazzi e questo talvolta porta ad una perdita di qualità”.
Ti piace ancora questo calcio?
“Il calcio è la mia passione, adesso lo guardo con un po’ più di distacco di prima ma resta dentro di me tutto quello che il calcio mi ha dato. Il pubblico riconosce a distanza di anni che i miei anni sono stati dei bellissimi anni per la Reggina. La passione, l’impegno e la determinazione sono stati evidenti”.
Cosa non è andato per Mazzarri al Cagliari?
“Ho avuto modo di sentirlo in quel periodo, ha iniziato con tantissimo entusiasmo per la squadra e per la terra in cui andava e mi aveva trasmesso una grande partecipazione alla causa del Cagliari. Alcuni risultati non gli sono stati utili, sembrava potesse trovare il percorso giusto ma credo siano venute fuori altre problematiche. Comunque è molto difficile individuare delle problematiche a distanza, credo che Mazzarri sia rimasto molto deluso è dispiaciuto”.
Pippo Inzaghi nuovo allenatore della Reggina, la squadraè pronta a fare il salto e venire in Serie A?
“Pippo Inzaghi trasmette tante cose belle, siamo scesi insieme da Milano e ha trovato tanti tifosi all’aeroporto venuti a riconoscergli un tributo meritato per la sua carriera. Il popolo reggino gli ha riconosciuto questi risultati, chiaramente ci si augura che possa ripetere queste grandi imprese anche sulla panchina della Reggina. Il campionato è molto lungo e molto difficile, quest’anno ci sono tante pretendenti, le più attrezzate e blasonate come Cagliari Genoa e Parma,e anche quelle meno blasonate che però hanno grande esperienza in Serie B e che hanno un gruppo squadra importante, come il Frosinone, il Perugia, il Cittadella. Poi sono arrivate piazze importanti dalla Serie C come Modena, Bari e Palermo che peseranno molto sul campionato”.
È vero che avevi provato a prendere Baggio?
“Si, un giorno d’agosto mi sono immerso nella campagna vicentina e sono stato a casa di Baggio che è stato molto gentile ad accogliermi, abbiamo parlato con grande simpatia e affetto, poi si è inserito il Brescia e lui ha colto l’occasione giustamente per non allontanarsi troppo da casa. È stata una bella esperienza, un bel sogno. Aver avuto Pirlo e provare ad avere Baggio e aver avuto tanti calciatori importanti in quegli anni è stata una traccia molto forte del passaggio della Reggina in Serie A”.
