Reggina, Garufo: 'Ho la mia idea sulla sconfitta. Ma quale destabilizzazione...'

"I primi ad essere arrabbiati siamo noi, non passi il messaggio che qui si è rilassati dopo la sconfitta"

Dobbiamo sentire il rumore della sconfitta“. La frase che è rimasta maggiormente impressa nella mente di tutti e pronunciata dal tecnico Mimmo Toscano dopo la prima battuta d’arresto avvenuta contro la Cavese. Un minimo di preoccupazione si è creata tra i tifosi, diversa la reazione degli addetti ai lavori come l’allenatore appunto, ma anche tra i giocatori. Ospite di “Passione Amaranto”, l’esperto Desiderio Garufo ha dichiarato: “Era prevedibile che prima o poi arrivasse la prima sconfitta. Adesso tocca a noi capire dove sono stati gli errori, sappiamo che si è entrati nella fase più importante della stagione, ma con la testa siamo già alla prossima con il Bisceglie.

Dico che se doveva capitare meglio alla prima giornata e anche le dirette concorrenti, tranne la Ternana, hanno tutte fatto fatica, fermo restando che ci deve interessare poco quello che fanno le altre, tutti parlano della Reggina, non dobbiamo commettere lo stesso errore. Non ci siamo mai lamentati di nulla e mi riferisco a qualche torto subito durante il corso della stagione, è il nostro modo di fare, guardiamo avanti.

Mi sono fatto un’idea sulla sconfitta, ne parleremo in settimana con tutti, ogni considerazione la tengo per me. Non mi piace parlarne all’esterno, tutto risolvibile, bisogna stare tranquilli, qui c’è un gruppo maturo, mai stato in un gruppo così unito.

Scombussolati dall’arrivo dei nuovi? Non iniziamo con considerazioni che non hanno senso. I tre ragazzi si sono inseriti benissimo e qui c’è bisogno di tutti, non ha senso neppure puntualizzare la prestazione dei singoli, le vittorie e le sconfitte appartengono a tutti, anche al sottoscritto che non era in campo. Qui c’è un obiettivo da raggiungere e vogliamo farlo con quelle caratteristiche che ci hanno accompagnato fino al momento. Ogni avversario si attrezza per contrastarci, stiamo lavorando per modificare anche noi il nostro modo di stare in campo, perchè sappiamo bene che il girone di ritorno sarà diverso per tanti motivi.

Sento parlare di possibili destabilizzazioni. Impossibile, almeno per quello che ci riguarda, c’è un gruppo unico tra società, tecnico e giocatori, veramente fortificato. Fermo restando che i primi ad essere arrabbiati siamo noi, non passi il messaggio che qui si è rilassati dopo la sconfitta”.