La reggina Giusy Mercuri racconta "Destiny" il suo libro d'esordio

“Avevo bisogno di esprimermi.” – afferma Giusy – “Dovevo e avevo l'esigenza di dar voce ai pensieri e ai miei sentimenti, non parlavo molto, ero timida, la scrittura mi ha salvata. Mi ha preso per…

Come ogni domenica CityNow vi propone un libro da leggere. A far da protagonista questa settimana è l’opera di un’esordiente autrice reggina Giusy Mercuri e il suo “Destiny”.

“Il destino ama prendersi gioco delle persone ed è capace di giocare brutti scherzi. Ti colpisce come un uragano, arriva impertinente e sconvolge il tuo mondo, le tue abitudini, e tu, nonostante tutto, non puoi che lasciarlo fare, seguire la strada che il destino ti mostra, come se qualcuno l’avesse tracciata per noi.”

Sono queste le parole con cui Giusy ci introduce al suo libro, facendoci immergere fin da subito nel tema centrale del libro: il fato.

La nostra autrice è una ragazza come tante, che però ha deciso di non lasciare il suo sogno chiuso nel cassetto, anzi ha creduto con tutta sé stessa in questo desiderio fino a farlo divenire realtà.

Avevo bisogno di esprimermi.” – afferma Giusy – “Dovevo e avevo l’esigenza di dar voce ai pensieri e ai miei sentimenti, non parlavo molto, ero timida, la scrittura mi ha salvata. Mi ha preso per mano, mi ha fatto scoprire lati di me che non conoscevo, ha portato allo scoperto tutte le mie paure, i miei dolori, ma anche le mie speranze.

Destiny non nasce da un intento preciso. “Credo che sia solo sopita dentro di te e hai solo bisogno di lasciare che esploda per poi renderla totalmente tua.”

Due grandi città a far da cornice, due ragazzi i protagonisti di questo viaggio, una storia separata dal tempo ma riunita dal destino. Lei ambiziosa e determinata, lui sicuro di sé e spavaldo, due caratteri forti che si ritroveranno a giocare una partita con le carte che il destino ha già predisposto per loro.

Destiny fra qualche giorno vedrà finalmente la luce, la sua uscita è infatti prevista per il 28 Febbraio e Giusy confessa a noi di CityNow: “Non credevo che potessi mai arrivare a far leggere a qualcuno il mio mondo, non scrivevo per diventare qualcuno o per essere qualcuno, lo facevo per me stessa, volevo star bene, e per star bene avevo bisogno del mio foglio e della mia penna.”

Una lettura scorrevole, che prende il lettore sin dalla prima pagina dove troviamo una dedica presagio di un’opera appassionante. “Questo è per te nonno, ovunque tu sia, sei e sarai sempre nel mio cuore.

Nei libri che ho letto molte volte mi colpivano soprattutto le dediche. Io il libro l’ho scritto tre anni fa, era in una cartella nascosta del mio computer, forse è stato questo che mi ha spinto a scrivere quella dedica. Un anno fa è venuto a mancare mio nonno, e il dolore che ti colpisce è duro, difficile da accettare, e poi partono tantissimi pensieri, del tipo se avessi fatto, potevo fare. Forse la cosa che mi fa più male è pensare al momento in cui l’avrebbe letto, e anche se fosse stato un disastro, avrebbe arricciato le sue labbra all’in giù e i suoi occhi grigi si sarebbero riempiti, fieri e pieni di orgoglio nei miei confronti. Non ha mai avuto importanza per lui che sogno inseguissi, mi avrebbe sempre e comunque sostenuta. Avere qualcuno che crede così tanto in te, nelle tue potenzialità e nella tua forza, ti dà motivo di andare avanti sempre, ti rende una persona ancora più forte, più determinata. Io non ho mai creduto in me, ma lui sì.”

Una ragazza che ama la famiglia, ma cresciuta anche in compagnia dei libri. La letteratura è da sempre la sua passione, persino durante gli anni di scuola. Sentivo questa strana connessione tra il foglio e la penna con i miei pensieri. Partivo un pò persa forse, fino ad arrivare a non volermi fermare, più andavo avanti più le idee prendevano forma, e non le potevo evitare.”

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Come ogni libro che si rispetti, anche quello di Giusy ha un titolo che salta subito all’occhio del lettore. “Destiny” un’unica parola inglese, breve ma comprensibile ai più, che contiene in sé un ampio significato.

Il titolo è un pò come un abito, te ne puoi provare cento, ma solo uno ti piacerà e sentirai veramente tuo. Destiny ha riunito la mia storia e il mio personaggio.”

Mark e Hope i protagonisti di questa fantastica storia coinvolgono a tal punto il lettore da fargli dimenticare la realtà circostante. L’autrice è stato senz’altro sensazionale nel confezionare dei personaggi così ben delineati che sorge spontaneo chiedersi se nel farlo si sia ispirata a qualcuno, o se i due siano frutto della sua fantasia.

Scherzando Giusy afferma Passiamo alla prossima domanda? Mark e Hope sono due ragazzi dal carattere apparentemente forte, volevo che chi leggesse i loro personaggi si potesse ritrovare in qualche modo, se non esteticamente, almeno per tratti caratteriali. Per poter far questo dovevo scrivere ciò che vivevo e vedevo. Non sono del tutto frutto della mia fantasia. E’ questo il bello, quando fantasia e realtà si incontrano.”

Per scrivere bene bisogna leggere tanto. E’ un po’ un dato di fatto, che la nostra giovane autrice conferma. Giusy, da vera lettrice, ha infatti molti autori preferiti. Ma quello che di più l’ha colpita è sicuramente Shakespeare. Ho iniziato la passione per la letteratura con la sua frase citata nell’amleto: “fragilità il tuo nome è donna”. E so che noi donne siamo forti e tenaci, ma il nostro animo rimarrà sempre tormentato e fragile. Il modo in cui lui contrappone follia, amore, morte e vendetta è meraviglioso. Il dramma è una costante nelle sue opere, un pò come lo è nella nostra vita, e là dove non c’è il dramma noi siamo capaci a crearlo. Shakespeare mi ha avvicinato alla letteratura, e anche ai quesiti della vita.”

Non resta quindi che chiedersi se Mark e Hope riusciranno a fronteggiare i loro demoni e il loro fato? O sarà il destino a sfoggiare le sue carte vincenti?

L’attesa sta per finire e a noi non rimane che chiedere alla nostra autrice se, dopo l’uscita del primo libro vorrebbe continuare a scrivere e quali sono i suoi progetti per il futuro.

“Il futuro è sempre un enigma, parlarne delle volte mi mette paura, non sapremo mai cosa succederà. Sicuro non ho smesso di scrivere, è la mia valvola di sfogo. Ho alcune storie che mi piacerebbe pubblicare, diverse dal filo che collega Hope e Mark. Man mano che vai avanti cerchi di dar sempre di più, e cerchi anche di trattare argomenti diversi, ti metti sempre di più alla prova. Nel frattempo posso dirti che Mark e Hope non finiscono qui, poi giusto per rimanere in tema, se è DESTINO ne vedrete davvero delle belle.”