Reggina, la vittoria più bella. Canotto all'ultimo minuto, amaranto ai play-off

Finale cinematografico al Granillo: quando tutto sembrava perso, gli amaranto la sbloccano e si guadagnano il sogno

Un finale cinematografico. La Reggina, quando i rimpianti si erano già impossessati del Granillo, batte l’Ascoli nei minuti finali con il gol di Canotto e guadagna l’accesso ai play-off.

Le scelte iniziali

Inzaghi non cambia vestito tattico per l’ultimo ballo della stagione. Reggina con il 3-5-2, tandem offensivo composto da Rivas e Strelec, Pierozzi e Di Chiara gli esterni a tutta fascia con Mayer in cabina di regia, supportato da Fabbian ed Hernani. Ascoli dell’ex Breda con il 4-3-1-2: Buchel il cervello in mezzo al campo, Mendes sulla trequarti assiste la coppia Forte-Gondo.

La posta in palio al Granillo è pesantissima, Reggina ed Ascoli sentono entrambe il profumo dei play-off ma hanno bisogno dei tre punti e di risultati favorevoli dagli altri campi. Il primo squillo è della formazione di Inzaghi, a lato la conclusione mancina di Strelec dopo nove giri di lancette.

L’Ascoli risponde con Forte, alta la punizione dell’attaccante in passato cercato anche dalla Reggina. Poche le emozioni nella fase centrale del primo tempo, al minuto 20 ci prova Mendes con un destro insidioso dalla distanza, di poco a lato. Amaranto che faticano a trovare le punte, Inzaghi al 26′ è costretto al primo cambio: fuori Rivas per un problema muscolare, al suo posto Canotto. Pericoloso Camporese al minuto 35, alta la deviazione aerea su punizione di Hernani.

L’Ascoli ha il controllo del gioco, il duello tra due linee mediane nel primo tempo è a favore degli ospiti, grazie al dinamismo di Caligara e Collocolo. Quest’ultimo al 43′ trova Mendes con un preciso cross, complicata la deviazione al volo del portoghese che non trova la porta di Contini.

Il primo tempo finisce senza reti, la ripresa inizia giocoforza con una maggiore intensità in campo: il tempo stringe, la paura di andare in svantaggio lascia spazio alla voglia di ricercare la vittoria.

Al 49′ Reggina a centimetri dal vantaggio: la parabola su punizione di Di Chiara è (quasi) perfetta e fa la barba al palo, Leali tira un enorme sospiro di sollievo. I cross dalle corsie esterne per le punte è la formula preferita dall’Ascoli, al 53′ Gondo non arriva di un soffio su traversone dalla sinistra di Giordano.

L’ultima mezz’ora vede Reggina ed Ascoli salire sul ring, un colpo a testa nella speranza di stendere al tappeto l’avversario. Contini al minuto 56 è bravo a murare in uscita Gondo, servito da Caligara, pochi minuti e Inzaghi è costretto al secondo cambio forzato: Camporese alza bandiera bianca, dentro Gori per una Reggina a trazione anteriore.

Al 63′ azione sulle montagne russe: prima Di Chiara (dopo l’erroraccio di Contini) respinge sulla linea il colpo di testa di Simic, rapido cambio di fronte con Canotto che scappa e si presenta davanti a Leali, perfetta l’uscita sui piedi del portiere bianconero.

Passano i minuti, diminuiscono le possibilità di vincere e centrare i play-off, al 79′ Inzaghi si gioca il tutto per tutto con una tripla sostituzione: Galabinov per Strelec, Liotti per Di Chiara e Terranova per Loiacono. Pochi secondi e Gori ha la chance per sbloccare la contesa, è alta però la spaccata dell’ex Cosenza su cross di Canotto.

Festival delle occasioni sprecate nelle ultime curve, Canotto spara alto da ottima posizione su azione d’angolo. Quando tutto sembrava perso, gli amaranto la sbloccano con Canotto nei minuti finali e si guadagnano il sogno play-off complici i risultati favorevoli negli altri campi.

Il Granillo in festa grazie all’epilogo del tutto inaspettato, scatenato nell’esultanza Pippo Inzaghi. Il tecnico amaranto al fischio finale è indemoniato come nelle notti di Champions League con il Milan. La Reggina chiude il campionato a quota 50 e al settimo posto, il sogno promozione inizierà venerdi, sul campo del Sudtirol.