Reggina, la prima volta (purtroppo) non si scorda mai. Ma c’è chi ha vinto…
24 Ottobre 2016 - 19:45 | di Pasquale Romano

di Pasquale Romano – Tonfo rumoroso, meno però di un Granillo commovente. La Reggina per la prima volta in stagione si arrende tra le mura amiche: se era prevedibile (per qualità e valori) immaginare un Matera vittorioso al Granillo, di sicuro il punteggio tennistico di 6a2 ha sorpreso anche i più pessimisti. La superiorità della formazione di Auteri si è palesata sin dal fischio di inizio, ed evidenziata per tutto il corso della partita. La reazione nervosa della Reggina ha portato alle due reti, mai però la sentenza della sfida è sembrata davvero in discussione.
Chi si sentiva ‘orfano’ di un gioco zemaniano (nel nome del padre), è rimasto accontentato soprattutto nell’ultimo quarto d’ora. Annullato per un presunto fuorigioco il gol del possibile 3a4, la Reggina nel finale di gara si è catapultata all’attacco senza avere la giusta lucidità per tentare la rimonta ed energie psico-fisiche per gestire i contropiede avversari, letali. Ha partecipato anche l’ex amaranto Louzada al festival del gol lucano, il brasiliano ha realizzato la sesta e ultima rete, punizione che è sembrata eccessiva per gli amaranto.
Si può perdere clamorosamente ed uscirne ugualmente vincitori ? Il paradosso vede protagonisti i tifosi della Curva Sud. Dopo aver dato vita ad una doppia e spettacolare coreografia (a dir la verità con qualche fumogeno di troppo che costerà una multa alla società…) i tifosi amaranto non hanno mai smesso di incitare Coralli e compagni, nemmeno quando una pioggia di reti aveva seppellito la speranza di rivivere un’altra notte da leoni dopo quella con la Juve Stabia. Al fischio finale altra lezione di dignità, con cori di incitamento nei confronti di una squadra che era appena uscita sonoramente sconfitta.
Se con risultati positivi e prestazioni convincenti, sino a ieri era quasi ‘facile’ aspettarsi la risposta soddisfatta del pubblico, non può che stupire e sorprendere l’atteggiamento mostrato dalla Curva nel corso della partita e dopo il triplice fischio. Un esempio di sportività e umanità da evidenziare, del tutto normale ad altre latitudini (in Inghilterra ed esempio) ma assoluta rarità nel campionato italiano. Il rapporto tra squadra e città appare quantomai saldo e recuperato rispetto agli anni scorsi, vanto da sbandierare con fierezza. Sin dalla trasferta sul campo della Vibonese, prossimo impegno di campionato. C’è da scommetterci che Zeman e la squadra vorranno presto restituire alla tifoseria il caldo abbraccio ricevuto ieri. D
Da entrambe le parti è forte la volontà di non sconfessare quanto uno striscione recita in Curva Sud: ‘IL NOSTRO SOSTEGNO DOVUNQUE, IL VOSTRO SUDORE SEMPRE’…
