Reggina, è notte fonda: Granillo terra di conquista, il Pisa certifica la crisi amaranto

Con le reti di Gargiulo e Gliozzi il Pisa sbanca il Granillo. 3 ko di fila, 4 nelle ultime 5 gare: la Reggina del 2023 è irriconoscibile

Potendo, Inzaghi riporterebbe le lancette indietro al 2022. La Reggina del 2023 è la brutta copia di quella ammirata nel girone d’andata, contro il Pisa arriva il terzo ko di fila (quarto nelle ultime cinque gare) che di fatto è un timbro sulla crisi degli amaranto.

Dopo un primo tempo con poche occasioni, tutte per la Reggina, la formazione di D’Angelo sbanca nella ripresa con un secco uno-due, firmato Gargiulo e Gliozzi.

Le scelte iniziali

Inzaghi in difesa lancia dal 1′ Terranova (Ciokek al suo fianco, Gagliolo scala sulla sinistra con Di Chiara in panchina) e Strelec al centro dell’attacco, con Menez che ritorna indietro di qualche anno e calpesta l’out mancino e Rivas sul versante opposto.

Assente Mayer in mezzo al campo, Crisetig in cabina di regia con i fondamentali rientri di Hernani e Fabbian a completare la mediana. Pisa di D’Angelo con il 4-3-2-1: in porta l’ex Nicolas (fischiato dal Granillo), Moreo l’unica punta con Tramoni e Morutan a supporto.

La presenza di Strelec cambia le abitudini della Reggina, che punta maggiormente sulle palle alte, cercando l’ex Spezia. Al 7′ primo tentativo con Gagliolo su punizione di Crisetig, alta la deviazione aerea dell’ex Parma. Menez, servito da Hernani, sterza verso il centro e calcia al 14′, conclusione deviata sul fondo.

Prima parte di frazione favorevole alla Reggina: al 18′ Terranova di testa su calcio di punizione, Beruatto sporca e l’occasione sfuma. Rivas al minuto 20 ruba palla e attacca la porta di Nicolas, assist per Fabbian che calcia debolmente favorendo la respinta dell’ex portiere amaranto.

Con il passare dei minuti la spinta della Reggina si affievolisce, in campo poche idee, molti lanci e numerosi falli tattici del Pisa utili a spezzettare il gioco. Il primo tempo si chiude con l’azione prolungata della Reggina al minuto 38, con Rivas che mette dentro su cross di Pierozzi ma non trova Fabbian, con quest’ultimo che protesta per una trattenuta di Calabresi e Nicolas bravo ad anticipare Strelec prima dell’intervallo.

La luce si spegne, il Pisa ringrazia

Inizia la ripresa, dopo pochi minuti Inzaghi richiama Gagliolo (anche oggi diverse sbavature pericolose per la porta di Contini) e inserisce Bouah, con Pierozzi che trasloca sulla sinistra. Al 61′ Inzaghi cambia quasi tutto il tridente: dentro Canotto e Gori, lasciano il campo Rivas e Strelec.

Le sostituzioni che fanno la differenza però sono quelle di D’Angelo: il tecnico del Pisa inserisce Sibilli e Gliozzi, mosse che spostano rapidamente l’inerzia della gara in favore degli ospiti. Tra il 63′ e il 69′ arriva un secco uno-due del Pisa che stende la Reggina al tappeto e sostanzialmente decreta il ko amaranto con largo anticipo.

I nerazzurri sbloccano la gara con il facile tap-in di Gargiulo, che deposita a porta vuota dopo che il colpo di testa di Sibilli (su cross dalla destra di Calabresi) si era stampato sulla traversa. Reggina sotto alla prima occasione costruita dagli avversari, amaranto che accusano il colpo psicologico con il Pisa che ringrazia. Ripartenza degli ospiti al minuto 69′, Gliozzi con una finta prova a rientrare sul sinistro, Pierozzi fuori tempo lo atterra, evidente il penalty che l’arbitro decreta. Sul dischetto va lo stesso Gliozzi, Contini spiazzato e raddoppio del Pisa.

Reggina alle corde e graziata dall’autore del 2a0, che pochi minuti dopo il rigore realizzato ne spreca un altro (ma in movimento) mandando a lato la palla del 3a0.

Timida reazione degli amaranto, con Gori e Canotto le uniche potenziali chance per riaprire una partita che è sembrata archiviata nel momento del rigore del 2a0. Pessimo l’impatto sulla gara di Bouah, il giovane difensore amaranto nei minuti finali si becca la seconda ammonizione e rientra negli spogliatoi.

Arriva il triplice fischio, per la prima volta in questa stagione sono i fischi del Granillo a fare da cornice al ko della Reggina, il nono stagionale. Decisamente troppi per poter coltivare sogni di gloria: serve un’immediata inversione di tendenza a partire dal prossimo impegno sul campo del Cittadella.