Reggina: quattro gare per non affondare. Gli amaranto si giocano tutto

Il cammino è ancora lungo, ma questa è la fase in cui si deciderà parecchio del futuro

Dopo la settima sconfitta stagionale, maturata nelle ultime otto gare, sono tanti gli interrogativi che ci si pone a fronte di una squadra che ripropone atteggiamento ed errori in fotocopia qualunque sia l’avversario.

I tanti interrogativi sulla Reggina

Ci si chiede a questo punto, dopo il primo tentativo della società che ha sollevato dall’incarico Mimmo Toscano e consegnato la squadra a Marco Baroni, quali possano essere i motivi che stanno determinando un andamento che continuando di questo passo porterà la Reggina nuovamente in serie C. Mancanza di autostima, incapacità nella gestione degli incontri, stato psicologico fragile, preparazione atletica inadeguata o forse tutto questo insieme?

Le risposte che Baroni cerca

Le risposte dovrà trovarle mister Baroni che, confidando almeno nell’immediato spirito reattivo, ha da subito modificato il modulo, ottenendo una minima risposta, ma sempre circoscritta al solito primo tempo, quello che anche con Toscano, aveva consegnato tanti punti alla Reggina. Nella sostanza con il Cittadella è arrivata un’altra sconfitta, la solita sconfitta.

Decisive le prossime quattro gare

Adesso mancano ancora tre gare per concludere il 2020, quelle in trasferta contro Vicenza e Reggiana i prossimi 22 e 27 dicembre e la sfida al Granillo il 30 dello stesso mese con la Cremonese. Il 4 gennaio del 2021 in casa dell’Ascoli prima della lunga sosta. Di fatto quattro scontri diretti che, se non dovessero consegnare un numero adeguato di punti, potrebbero segnare in maniera significativa il futuro della Reggina, seppur ancora con metà percorso da effettuare.