Reggina: le tue partite finiscono al primo gol. Che sia a favore o contro

Meglio non guardare la classifica... o forse si. Guai se subentra la rassegnazione

E’ successo anche stavolta. Reggina in vantaggio, Reggina ribaltata, ancora al Granillo. Con l’intermezzo segnato dalla vittoria contro il Brescia, gli amaranto hanno ripetuto il copione delle ultime uscite casalinghe sommando così la quarta sconfitta interna della stagione.

Adesso la situazione è allarmante

Il dato maggiormente preoccupante è lo stato psicofisico di una squadra che, a prescindere da chi il primo gol lo realizza, rimane in partita fino a quel momento. Infatti, se è la Reggina a passare per prima in vantaggio, attraverso una serie di episodi, errori ed espulsioni si concede all’avversario comunque, se a segnare il primo gol sono gli altri, accade la stessa cosa. Rassegnazione e mancanza di reazione, totale abbandono sul piano della concentrazione a dispetto di quanto invece il campo richiede.

Come se ne viene fuori?

Come venire fuori da questa situazione è francamente complicato riuscire a capirlo. La società ha provato a dare una scossa al gruppo con il cambio del tecnico, a nostro avviso ben consapevoli che il problema principale non fosse solo quello. Per tutta risposta la squadra non solo ha ripetuto atteggiamento ed errori in fotocopia rispetto al passato, ma lo ha fatto contro una compagine organizzata si, ma falcidiata dal covid, con tanti elementi fuori e che psicologicamente avrebbe dovuto subirne il contraccolpo.

Tutte le partite della Reggina durano fino al primo gol, chiunque sia a segnarlo e questo tipo di atteggiamento porta solo da una parte. Esattamente dove gli amaranto si trovano in questo momento, ma sarebbe un guaio se ci si abituasse a tutto questo.