Reggina "fuori di testa". E adesso come se ne esce?

Fragilità spaventosa ed una arrendevolezza che preoccupa più dell'attuale posizione in classifica. Oggi è retrocessione diretta

Incredibile ma vero, la Reggina ha perso ancora, ha perso per la settima volta nelle ultime otto gare. Contro un Cittadella che contava undici positivi al covid e che fino alle 18 del pomeriggio sembrava addirittura rischiare di non scendere in campo, è riuscita a farsi infilare per tre volte, ovviamente dopo essere passata per l’ennesima volta in vantaggio.

Fragilità psicologica ed errori clamorosi

La fragilità psicologica di questa squadra fa davvero paura, nonostante abbia trovato il gol per prima, come succede ormai dall’inizio di questa stagione. Le tre reti hanno messo a nudo tutte le debolezze di questo gruppo, al cospetto di un Cittadella che per tutto il primo tempo ha fatto tanta fatica anche a superare la metà campo. Un errore di Lafferty ed è rigore, una ridicola incertezza tra Stavropoulos e Plizzari regala la seconda rete, una posizione di fuorigioco ed un rimpallo tra giocatori amaranto, consegna ai veneti il terzo gol.

Liotti ma che fai? E poi Vasic…

La ciliegina su una torta amarissima è la scellerata entrata di Liotti che ha consegnato in pieno crollo psicologico l’uomo in più agli avversari, una devastazione, mentre l’emblema dell’attuale momento è rappresentato dall’incredibile gol fallito da Vasic sotto porta che forse avrebbe potuto ridare più interesse alla parte finale del match.

Il problema non era solo la conduzione tecnica

Lo si sapeva ed anche bene che il problema unico non era rappresentato dal solo Mimmo Toscano. Mister Baroni ha provato a rimescolare le carte con un modulo tattico differente ed in qualche circostanza si è visto anche qualcosa di piacevole. Ma se passi in vantaggio e poi ti concedi ancora una volta, per l’ennesima volta all’avversario, tutto diventa troppo complicato e con pochissime prospettive e possibilità di venirne fuori. Ormai da troppo tempo si ripetono gli stessi errori, che siano di reparto o individuali. La dinamica delle sconfitte è identica, espulsione compresa, come il puntuale ribaltamento del punteggio. Psicologicamente la squadra mostra evidenti difficoltà e francamente oggi sembra complicatissimo riuscire a trovare una soluzione per venirne fuori. La Reggina, con la battuta d’arresto numero sette, sprofonda al terzultimo posto della classifica, che in questo momento significa retrocessione diretta.