Reggina tra ristrutturazione del debito e scadenze federali. Gli scenari possibili

Attesa per quello che accadrà il prossimo 16 febbraio

Giorni caldi in casa Reggina. All’interno del rettangolo di gioco la squadra continua a fare grande fatica nel raccogliere punti, fuori la società è impegnata a risolvere quella famosa “sovrapposizione” già letta nel comunicato ufficiale di qualche settimana addietro, tra la richiesta di ristrutturazione del debito al Tribunale di Reggio Calabria e le scadenze federali. Siamo arrivati, perchè dietro l’angolo c’è una data importante, quella del 16 febbraio che imcombe e la Reggina si sta muovendo alla ricerca della soluzione migliore. Nel corso di “Zona Amaranto“, abbiamo sentito uno degli esperti in materia, il dottore Fabrizio Condemi che ha esposto i possibili scenari: “”La Reggina ha presentato,  presso il Tribunale Civile di Reggio Calabria, l’istanza per accedere ad un istituto del nuovo Codice della Crisi relativa agli “accordi di ristrutturazione del debito”. La sovrapposizione è dovuta al fatto che questo istituto viene prima come gerarchia delle norme, rispetto a quello che è l’ordinamento federale e quindi alle scadenze che lo stesso individua come “obbligatorie”. In una situazione normale che riguardi una qualsiasi azienda, il problema non si sarebbe posto, in questo caso la FIGC impone invece le sue regole e le sue date di scadenza, se non paghi vieni segnalato dalla COVISOC, subisci un deferimento e poi l’eventuale penalizzazione. Ma in questo caso che succede? Il Codice della Crisi ti impone attraverso la par conditio creditorum di trattare tutti i creditori alla pari, cioè l’evitare, fino alla omologa del Tribunale, tutti pagamenti tranne ovviamente quelli ritenuti correnti come per esempio gli stipendi, le utenze e le spese di trasferta, ecc. Tutti i creditori devono essere trattati ognuno per il proprio titolo alla pari. Cosa può fare la Reggina? Tentare di far capire alla FIGC che si sta trattando di una situazione anomala, diversa da tutte le altre, con una esistente volontà ad effettuare il pagamento, ma costretta a non poterlo fare per le questioni di diritto “superiori” che abbiamo detto precedentemente. Se non dovesse passare questa linea, si andrebbe incontro ad un deferimento e quindi l’apertura di un contenzioso. Non ho notizie più approfondite, ma è possibile siano state avviate delle interlocuzioni, alla ricerca di eccezioni che possano da una parte ottenere la disponibilità dal Tribunale di Reggio Calabria per poter effettuare il pagamento, oppure dalla Covisoc e poi la FIGC a comprendere l’atipicità della situazione. Oggi è davvero difficile dare risposte certe. Sicuro c’è un precedente con lo stesso istituto del 2014 proprio con la Reggina. L’allora presidente riuscì nell’impresa di cassare i punti di penalizzazione che ci permisero di giocare e vincere lo spareggio col Messina. Vedremo”.