Lfa Reggio: Ballarino su denominazione, marchio e Sant'Agata

Il perché de La Fenice Amaranto e poi la scelta tra centro sportivo e costruzione squadra

Sempre su Forza Reggina il direttore generale della LFA Reggio Calabria ha parlato di denominazione, marchio e centro Sportivo Sant’Agata.

Su “La Fenice Amaranto” ha spiegato:

“È stata la fretta. L’avevamo chiamata Reggina la Fenice come simbolo di rinascita. Al momento del deposito della documentazione abbiamo scoperto che non si poteva utilizzare il nome Reggina e di getto l’abbiamo sostituito con Amaranto. Avessimo avuto un po’ più tempo e lucidità…”.

Ballarino sul marchio, invece, ha detto:

“Per rispetto nei confronti dei tifosi che ce lo chiedono, faremo il possibile per accontentarli”.

Ed il centro sportivo Sant’Agata:

“È un problema di visione. 30 anni fa aveva un senso investire nel centro sportivo e nel settore giovanile. Ci piacerebbe, abbiamo alcuni giovani bravi, che interessano società di Sere A: probabilmente li perderemo perché il 30 giugno saranno liberi.

In Serie D è preferibile un giocatore già completo piuttosto che crescerlo. Abbiamo tre squadre under 19, 17, 15 nella parte alta delle classifiche, abbiamo mantenuto il centro sportivo spendendo tre volte di più di quanto previsto e alla fine siamo costretti ad allenarci a Campo Calabro.

Tenendo conto delle condizioni in cui versa, prima di decidere il da farsi, attendiamo alcune risposte dalla Città Metropolitana. Al momento, i soldi o li spendiamo per il centro sportivo o per la prima squadra”.