Il reggino Gaetano Chirico vince il contest nazionale 'Accademia della Stella'

"Infinitamente grato verso chiunque ci abbia supportato regalandoci anche un briciolo del suo tempo per votarci", la gioia di Chirico dopo la vittoria

Un’armonizzazione virtuosa del coro e un originale utilizzo di voci adulte con quelle dei bambini che in un istante hanno il potere di condurci in un passato pieno di ricordi ma anche in un presente ricco di dolcezza. È questa la reinterpretazione del celebre jingle “Le stelle sono tante, milioni di milioni…”, che ha conquistato la “giuria popolare” ed è quindi vincitrice della terza edizione dell’Accademia della Stella di Negroni, il progetto nato in occasione dei 90 anni di Negronetto per scoprire, sostenere e illuminare i giovani negli ambiti che rappresentano le eccellenze creative del made in Italy. A idearla, quattro studenti del CPM Music Institute di Milano – Davide Mettifogo, Mario Vernetti, Marco Pezzali e Gaetano Dino Chirico – che si sono aggiudicati una borsa di studio da investire in formazione.

Sono stati il direttore di orchestra Enrico Melozzi, il noto giornalista e critico musicale Gino Castaldo e il giovane cantante Albe i giurati scelti da Negroni per selezionare i 7 finalisti dell’edizione 2023 di Accademia della Stella su 75 candidature proposte da oltre 100 gli studenti provenienti da tre importanti istituti musicali italiani (CPM Music Institute di Milano; Saint Louis College of Music di Roma e NAM – Nuova Audio Musicmedia di Milano). A decretare la versione vincitrice sono stati però gli utenti di tutta Italia, tramite un sondaggio online sul sito di Negroni che ha registrato complessivamente circa 60mila voti.

“Reinterpretare un jingle così iconico, oltre ad essere una grande opportunità di crescita professionale – spiega la ‘band’ del CPM Music Institute – è stata per noi una sfida inedita, molto stimolante e per nulla semplice. Alla base della nostra idea, la scelta di ricollocare un elemento essenziale come la voce, tradizionalmente relegato ad un ruolo melodico, all’interno della complessità delle produzioni contemporanee, mettendone in luce le varie possibilità ritmiche e timbriche e rendendola di fatto anche un elemento di sound design. Unendo le nostre attitudini e competenze – concludono i quattro studenti vincitori – siamo quindi riusciti a creare una sinergia tra i nostri differenti background musicali e siamo davvero molto felici di aver saputo conquistare tanto la giuria tecnica quanto quella popolare”.

“È stata una serata incredibile, sto iniziando a riorganizzare le idee e le emozioni, ma sono infinitamente grato a chiunque ci abbia supportato regalandoci anche un briciolo del suo tempo per votarci, permettendoci di realizzare questo piccolo grande traguardo, insieme a Negroni per l’occasione, ai giudici che ci hanno selezionato come finalisti e al CPM Music Institute”, le parole dell’artista reggino ai microfoni di CityNow.