Reggio - E' allarme terzo settore, chiudono 4 centri diurni rivolti ai minori

Per colpa di un nuovo regolamento regionale, 130 bambini non potranno più frequentare i centri diurni. Con gravi conseguenze per decine di famiglie

Da domani oltre 100 bambini della nostra città non potranno più frequentare i centri diurni per minori.

Il nuovo regolamento regionale sui servizi sociali approvato nel 2019 porta alla chiusura di tutti i centri diurni per minori e i centri diurni per minori disabili presenti nella città di Reggio Calabria.

Secondo quanto raccolto da CityNow, le quattro strutture rivolte ai più giovani chiuderanno fino a data da definire. Si tratta in particolare dei centri socio – educativi per minori diversamente abili ‘Skinner‘ e ‘Solaris‘ e dei centri educativi diurni ‘Il Girasole‘ e del centro ‘Lilliput‘.

Per colpa di un nuovo regolamento regionale, impostato dagli uffici della Cittadella, evidentemente senza consultazione delle parti operanti nel settore dei servizi sociali, 130 bambini non potranno più frequentare i centri diurni. Con gravi conseguenze per decine e decine di famiglie.

Il regolamento, tanto criticato dalle stesse famiglie e dalle cooperative sociali che gestiscono i centri, oltre a prevedere parametri di grandezza dei locali che mettono in difficoltà le cooperative rispetto alle attuali condizioni, esclude di fatto alcune figure professionali necessarie come l’animatore, il responsabile delle attività artistico creative e l’assistente educativo, completamente eliminato. Il regolamento prevede invece una nuova figura in sostituzione come quella dell’O.s.s. che però è un ruolo prettamente sanitario.

Nei centri diurni per minori scompare una figura chiave come quella dell’assistente sociale mentre nei centri diurni per disabili la sua attività si riduce a soli sei ore.

Il regolamento scritto negli uffici regionali condiviso in parte da qualche rappresentante del terzo settore non tiene conto inoltre dell’esperienza positiva vissuta a Reggio Calabria. In conclusione si prevede una ecatombe dei centri diurni e dunque dei servizi sociali di Reggio Calabria.

Più volte i rappresentanti degli organismi coinvolti avevano lanciato l’allarme. Purtroppo la classe politica locale e regionale non ha compreso la gravità e in questi ultimi due anni ha sonnacchiato. E queste sono le nefaste conseguenze