Reggio, gli assistenti educativi scendono in piazza: "Stipendi non pagati dal 2019"

Altro giorno, altra manifestazione. Oggi a scendere in piazza è una delegazione degli assistenti educativi reggini che non percepiscono stipendio da maggio 2019

“Siamo assistenti educativi del Comune di Reggio Calabria”. 

Si presentano così alcuni cittadini presenti a piazza Italia questo pomeriggio. Una piccola delegazione in rappresentanza di una categoria ben più grande, 160 dipendenti che, da quasi un anno, non percepiscono alcuna retribuzione.

“Maggio, giugno, ottobre, novembre, dicembre 2019 ed gennaio, febbraio 2020. Sono questi i mesi in cui non ci è stato riconosciuto alcun tipo di pagamento. Aspettiamo i fondi del Poc Metro che, però, sembrano non arrivare mai”. 

Cercano di prendere la loro situazione con ironia, gli assistenti educativi reggini, commentando:

“Ci sarà stato qualche problema con il treno Reggio-Roma”. 

Un treno immaginario che avrebbe dovuto portare i loro stipendi fino alla punta dello Stivale. Ma qual è la risposta da parte del Comune a questa tragica situazione?

“Parlano di problemi a Roma e cambi di dirigenti – raccontano le manifestanti in piazza ai microfoni di CityNow. Noi non possiamo alcuna sicurezza che ciò che ci viene detto corrisponda al vero, ma anche se fosse, non ci riguarda. Noi lavoriamo e meritiamo di avere il nostro stipendio, si tratta di un diritto sancito dalla Costituzione. Chi lavora vuole essere pagato”. 

Insieme ai lavoratori di Avr esistono anche altre realtà costrette in situazioni davvero sgradevoli, come questa degli assistenti educativi. Questi lavoratori si occupano, quotidianamente, dei bambini con disabilità all’interno delle scuole e, pur svolgendo, finora, una sorta di ‘volontariato’, non hanno alcuna intenzione di smettere di lavorare.

“Non possiamo lasciare il servizio, costi quel che costi noi continueremo a stare al fianco dei bambini”.