Reggio, grave carenza di personale infermieristico al carcere di Arghillà. Il silenzio dell’ASP

Il sindacato delle professioni infermieristiche lamenta il silenzio assoluto ed il totale immobilismo da parte dell’Azienda Sanitaria

“Si segnala il continuo e cronico disagio dovuto alla carenza di personale infermieristico all’interno della Casa Circondariale di “Arghillà” – si legge nella nota inviataci dal segretario territoriale di NurSind RC dott. Vincenzo Marrari – Nonostante il diretto impegno del Dott. Bray, che ha convocato una riunione con i dirigenti e i coordinatori infermieristici e sollecitato agli uffici preposti di procedere “con somma urgenza”, a distanza di quasi due mesi, la problematica è ancora irrisolta”.

Il sindacato delle professioni infermieristiche lamenta il silenzio assoluto ed il totale immobilismo da parte dell’Azienda Sanitaria e non si riesce a capire dove sia il bandolo della matassa circa l’invio di unità infermieristiche che possano consentire un’adeguata turnazione al personale, nonché l’attivazione della fondamentale assistenza anche nelle ore notturne.

“Alle nostre richieste di informazioni, gli uffici continuano a tergiversare fornendo risposte equivoche e banali, con un continuo rimpallo di responsabilità. Non è servita nemmeno la chiara e netta posizione espressa (caso unico in Italia) dalla popolazione detenuta che ha richiesto la risoluzione delle problematiche dell’area sanitaria mediante la raccolta di ben 250 firme! La scrivente OO.SS. a tutela degli infermieri operanti e del diritto alla salute dei detenuti, ribadisce ad alta voce a codesta Amministrazione, l’urgente necessità dell’incremento di organico e della sostituzione del personale infermieristico assente e/o che abbia formalmente espresso richiesta di trasferimento in altre U.O.; ricordando che eventuali criticità riconducibili a violazioni del vigente CCNL non imputabili al personale in servizio, saranno valutate nelle sedi più opportune”.