Reggio, concessioni Lidi al 2033. Assobalneari: 'Basta perseguitare gli imprenditori'

'Questo accanimento verso chi vuole creare economia e lavoro è incomprensibile.  Adesso basta', tuona Assobalneari Calabria

Caos concessioni demaniali, e adesso che succede dopo lo stop di Antitrust al Comune di Reggio Calabria? Focus sul tema per il format di CityNow ‘Live Break’, ospite Giuseppe Nucera, Presidente di Assobalneari Calabria.

“L’intromissione di Antitrust sorprende ma non ci preoccupa. La direttiva Bolkestein parla di servizi, l’attività di impresa gestita dagli imprenditori del settore balneare invece è un bene. E’ una differenza sostanziale, non bisogna fare confusione.

Inviterei inoltre -sottolinea Nucera- Antitrust a leggere con attenzione la sentenza in merito emessa dal Tar di Lecce, che parla chiarissimo. Ci sono due livelli di legge, la Bolkestein è appunto una direttiva ma la legge nazionale ha un potere giuridicamente superiore. Sono fatti incontrovertibili e che ci lasciano tranquilli”.

Giuseppe Nucera

‘Live Break’, puntata sulle concessioni demaniali

Il Presidente di Assobalneari Calabria, in merito alla diffida inviata da Antitrust al Comune di Reggio Calabria e altre amministrazioni, non si mostra particolarmente preoccupato.

“Il Comune di Reggio Calabria ha recepito quella che è una legge nazionale, la 145\2018, e anche quanto richiesto dalla Regione Calabria attraverso una circolare emanata dall’Assessore al Turismo Fausto Orsomarso. Il Governo potrebbe fare ulteriore chiarezza ma mi sento di rassicurare gli imprenditori.

Basta prendersela con chi vuole lavorare e dare opportunità occupazionali. Ci sono investimenti considerevoli in questo settore, i servizi offerti a cittadini e turisti rappresentano un elemento fondamentale. Questo accanimento verso chi vuole creare economia e lavoro è incomprensibile.  Basti pensare -specifica Nucera- che in Portogallo o Spagna o altre nazioni le concessioni sono di 99 anni, proprio per agevolare chi investe.

Ad Antitrust  suggerisco di occuparsi di cose più serie, come ad esempio il trasporto sullo Stretto, in regime di semi monopolio da anni con costi esorbitanti imposti a chi deve spostarsi tra Calabria e Sicilia. Seppur sollecitato da tempo sul tema, Antitrust non sembra voler entrare nel merito mentre invia diffida ai Comuni sulle concessioni, spaventando gli imprenditori del settore balneare. Classico atteggiamento di chi è forte con i deboli, e debole con i forti”, conclude il Presidente di Assobalneari Calabria.