Concessione Lidi fino al 2033, Antitrust stoppa il comune di Reggio Calabria

Antitrust invita l'amministrazione reggina a rivedere la concessione dei lidi sino al 2033. Ma è una battaglia che si deve giocare altrove...

La telenovela legata alla concessione degli stabilimenti balneari si arricchisce di una nuova puntata. L’Antitrust infatti ha stoppato il Comune di Reggio Calabria, che attraverso una delibera aveva reso operativa “l’estensione della validità delle concessioni demaniali marittime comunali vigenti, in adempimento alle disposizioni della l 145/2018”.

Lidi e concessioni al 2033: Si, no… forse

Il passo precedente sulla tanto discussa situazione relativa alle concessioni demaniali era arrivato dalla Regione Calabria. Attraverso una circolare n.57698 emanata martedi 9 febbraio a firma dell’Assessore al Turismo Fausto Orsomarso, la Regione aveva dato indirizzo univoco a tutti i comuni calabresi evidenziando loro di provvedere all’estensione delle concessioni demaniali sino al 2033, come previsto dalla legge 145\2018 dello Stato.

Via libera alle estensioni? Si, e no. Qualche giorno dopo infatti è arrivato il parere contrario di Thierry Breton. Commissario europeo al mercato interno.  “La proroga automatica delle concessioni balneari in Italia sino al 2033, in assenza di qualsiasi procedura di selezione tra i potenziali candidati, è incompatibile con la direttiva 2006/123/CE e col trattato sul funzionamento dell’Unione europea”, le parole di Breton.

Italia vs Europa?

La Regione Calabria, e diversi comuni tra i quali Reggio Calabria subito dopo, avevano in realtà seguito semplicemente le disposizioni di legge , nello specifico la 145/2018 che ha istituito l’estensione della validità delle attuali concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2033.

Negli ultimi anni, sul tema si è scatenata una vera e propria battaglia legale tra gli imprenditori del settore balneare, l’Unione Europea e il Consiglio di Stato. Tra le principali materie discordia anche l’interpretazione della direttiva europea 2006/123/CE, conosciuta con il nome di direttiva Bolkestein, programma che comprendeva tutta una serie di tematiche tra le quali, la riforma del welfare e la riqualificazione del lavoro, lo sviluppo sostenibile, e l’innovazione.

Sul tema era intervenuto Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari. “La Direttiva Bolkestein viene applicata alle concessioni demaniali marittime in modo errato e distorto. I concessionari demaniali marittimi dispongono di un bene e non di un servizio, si tratta di una differenza fondamentale. Differenze che Assobalneari aveva già esposto in un documento dettagliato e incontrovertibile di 25 pagine ma che probabilmente non sono di facile comprensione per i burocrati europei”.

Antitrust stoppa il Comune di Reggio Calabria

Con un documento di 4 pagine all’interno dell’attività di segnalazione, Antitrust ha stoppato il Comune di Reggio Calabria con le seguenti motivazioni.

“L’Autorità ricorda che in materia di affidamenti riguardanti l’uso di beni pubblici (rientranti nel demanio o nel patrimonio indisponibile dello Stato o degli enti locali), l’individuazione del privato affidatario deve avvenire mediante l’espletamento, da parte della Pubblica Amministrazione, di procedure ad evidenza pubblica.

La concessione di proroghe in favore dei precedenti concessionari rinvia ulteriormente il confronto competitivo per il mercato, così impedendo di cogliere i benefici che deriverebbero dalla periodica concorrenza per l’affidamento attraverso procedure ad evidenza pubblica.

La delibera comunale de qua si pone in contrasto con gli articoli 49 e 56 del TFUE, in quanto è suscettibile di limitare ingiustificatamente la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi nel mercato interno, nonché con le disposizioni normative eurounitarie in materia di affidamenti pubblici, con particolare riferimento all’art. 12 della c.d. direttiva Servizi. L’Autorità auspica, pertanto, che codesto Comune modifichi le determinazioni assunte eliminando le distorsioni concorrenziali evidenziate.

L’Autorità invita codesto Comune a comunicare entro il termine di 30 giorni dalla ricezione della presente segnalazione, le iniziative adottate per rimuovere le violazioni della concorrenza sopra esposte”.

E adesso? Gli imprenditori calabresi del settore balneare, che avevano da poco gioito e accolto con sollievo la notizia della proroga delle concessioni, hanno bisogno di risposte certe e immediate. Con la stagione estiva alle porte, è di vitale importanza capire come si concluderà la disputa relativa alla scadenza delle concessioni. Battaglia che sembra andare oltre la singola contesa tra Antitrust e comune reggino, e salvo sorprese si giocherà su altri campi.