A Reggio il convegno su evoluzione digitale e rivoluzione nell'avvocatura

Tra i temi la privacy, i diritti personali e il commercio elettronico nel futuro di una professione che non sarà più la stessa

Reggio Calabria il 23 giugno 2023 ha ospitato un evento di grande risonanza nell’ambito della giurisprudenza italiana: la seconda edizione del convegno sull’evoluzione digitale nell’avvocatura, organizzata e presentata dall’Avv. Antonino Polimeni, che occupandosi da oltre 15 anni di diritto di Internet, ha reso possibile un panel di relatori di rilievo nazionale e internazionale di grande prestigio.

L’evento ha registrato una partecipazione straordinaria di quasi 700 professionisti del settore, evidenziando il grande successo della manifestazione. Il momento clou del convegno è stato sicuramente l’intervento del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, Rosario Maria Infantino. Egli ha messo in luce come la digitalizzazione stia cambiando il volto dell’avvocatura, accelerando i processi e semplificando le operazioni. Tuttavia, ha anche sottolineato che tale velocità può andare a discapito della qualità del lavoro e ha esortato i professionisti del settore a rimanere padroni delle materie che trattano.

Infantino ha fatto notare come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando il mercato dell’avvocatura, cambiando radicalmente la professione e aprendo nuove forme di mercato. Ha menzionato l’importanza di argomenti come la privacy, i diritti personali e il commercio elettronico nel futuro della professione. Tuttavia, ha avvertito che l’uso eccessivo della tecnologia può compromettere la qualità del lavoro legale. In un tocco di romanticismo, Infantino ha rimpianto la scomparsa graduale delle udienze in tribunale, considerandole luoghi d’incontro e di scambio di idee tra i colleghi. Ha sottolineato che l’umanità dell’avvocato si rifletteva in tali incontri, e il loro declino rappresenta una grande perdita per la professione.

I temi del convegno

Ma il convegno non è stato solo una riflessione sul passato. I relatori, ognuno un’eccellenza nel proprio campo, hanno offerto visioni diverse e stimolanti del futuro della professione legale. Tra i temi affrontati, la questione del diritto della privacy nell’era digitale, la necessità di regolamentare l’intelligenza artificiale e l’impatto della tecnologia sulla professione legale.

Con la sua seconda edizione, questo convegno si è affermato come un appuntamento annuale di rilievo per gli avvocati italiani. Un luogo di dibattito, di confronto e di prospettiva, un appuntamento che si prefigura di crescere in importanza nel panorama giuridico italiano. Dopo i saluti istituzionali di Rosario Maria Infantino, Alessio Pomaro, Head of SEO e Head of AI presso site By site S.p.A., ha presentato il suo intervento dal titolo “Rivoluzione Legale: l’Intelligenza Artificiale cambia
il gioco”. L’argomento ha evidenziato l’importanza dell’IA nel campo legale, sollevando questioni fondamentali e stimolando dibattiti interessanti.

Subito dopo, Pegah Moshir Pour, un’attivista dei diritti umani e digitali, ha discusso del suo lavoro per difendere la libertà di espressione delle donne in Iran nel suo intervento “Cyberspazio come battaglia”. Questo tema particolare ha offerto un punto di vista unico sulle intersezioni tra diritti umani, diritti digitali e diritti delle donne. Luigi Cristiano, ha offerto un’analisi approfondita sulla recente riforma Cartabia nel suo intervento “Il processo telematico a seguito della riforma Cartabia”, mettendo in evidenza le implicazioni e i cambiamenti nel campo dei processi legali telematici.

Nel pomeriggio, Gaia Provvedi ha discusso del tema “Sinergie Digital-Legali: Perché Avvocati e Professionisti del Digital Sono Indispensabili L’uno per L’altro”, mettendo in luce l’importanza di una collaborazione stretta e produttiva tra i professionisti del digitale e gli avvocati. L’ultimo intervento, “Legal Design. Come un documento può diventare un’esperienza”, è stato tenuto da Marco Imperiale. Questo intervento ha presentato il concetto di Legal Design, una disciplina emergente che punta a migliorare la comunicazione e l’accessibilità dei documenti legali.

Come sta cambiando l’avvocatura

Quest’anno, il convegno ha mostrato come l’evoluzione digitale stia cambiando l’avvocatura in modi che non avremmo potuto immaginare. Alla luce delle sfide e delle opportunità presentate, possiamo solo aspettare con ansia la prossima edizione per vedere come questi temi si svilupperanno ulteriormente. La certezza è che l’avvocatura italiana non sarà più la stessa. In questo senso, il convegno ha fornito non solo un’analisi attenta della situazione attuale, ma ha anche gettato uno sguardo audace verso il futuro, fornendo preziosi strumenti per affrontare le sfide imminenti.

D’altro canto, il convegno non ha tralasciato di evidenziare il lato umano dell’avvocatura, i valori etici che la sostengono e la necessità di bilanciare l’innovazione con la salvaguardia dei diritti fondamentali. In quest’ottica, le parole di Infantino risuonano come un monito e una guida: la tecnologia può semplificare il lavoro, ma non deve mai sostituire l’umano. Con questo messaggio centrale, la seconda edizione del convegno sull’evoluzione digitale nell’avvocatura si è chiusa su una nota di ottimismo e di sfida. È stato un momento di riflessione, di apprendimento e di confronto tra professionisti che hanno a cuore il futuro della loro professione.

Mentre aspettiamo con ansia l’edizione del prossimo anno, rimaniamo con la consapevolezza che questo convegno è diventato un appuntamento annuale imperdibile per tutti gli avvocati d’Italia. Una vera e propria bussola che orienta il cammino degli avvocati nel mare in tempesta della digitalizzazione. Con la promessa di continuare a offrire un palcoscenico per il dibattito e l’innovazione, la prossima edizione del convegno promette di essere un altro appuntamento importante nel calendario degli avvocati italiani. Gli occhi di tutti saranno puntati su Reggio Calabria, pronti a decifrare le prossime tendenze e sfide dell’avvocatura nell’era digitale.

E con ciò, possiamo concludere con fiducia che il convegno sulla digitalizzazione nell’avvocatura è qui per rimanere, come un faro che illumina la via per tutti gli avvocati italiani che cercano di navigare in queste acque incerte ma eccitanti.