Reggio - Dissequestrata la palestra al lido, la lettera di Monica: 'Lo sport è vita'

Monica Ligato spiega i motivi che hanno portato al dissequestro e rivolge un messaggio agli sportivi della città

E’ successo tutto nel giro di pochi giorni. Prima il sequestro della palestra sulla terrazza del lido comunale da parte della polizia locale, poi il dissequestro degli attrezzi e dell’area tornata accessibile al pubblico dopo il provvedimento dell’autorità giudiziaria che ha ritenuto che la struttura potesse essere riaperta.

Monica Ligato, nota istruttrice in città, che da oltre 30 anni svolge il proprio lavoro con dedizione e passione, ha voluto inviare un messaggio alla città e a tutti gli sportivi.

“Voglio condividere la gioia nel veder riconosciuta la buona fede delle mie intenzioni e ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto la causa dello sport come fonte di benessere”.

Esordisce così Monica che precisa come “durante tutti questi anni ho operato con passione nel settore sportivo della mia città. Il lockdown dell’anno scorso ha stravolto la mia quotidianità, come quella di tutto il mondo. È stato un punto di svolta per tutti, in negativo, purtroppo, per molti. Ho subito deciso di non scoraggiarmi, forte della mia positività innata, ma non solo: ho cercato di dare il mio contributo per sollevare un po’ il morale ad altre persone, in un momento così difficile”.

L’istruttrice reggina spiega i motivi che l’hanno spinta ad organizzare l’attività sportiva all’aria aperta.

“Ho creato un gruppo Facebook, inizialmente ideato per lezioni di fitness di cui poteva beneficiare chiunque, che è presto diventato un punto di riferimento per tantissima gente anche di altre città d’Italia, per rigenerarsi dal punto di vista fisico e anche psicologico. Quando c’è stata la riapertura ho ricominciato le attività in presenza laddove possibile e sempre nel rispetto delle normative anti – covid vigenti, lavorando con diversi enti. Complice la bella stagione, sono stata anche orgogliosa di poter offrire le mie competenze a chiunque avesse voluto allenarsi affacciandosi sul bellissimo panorama dello Stretto che è un dono meraviglioso della nostra città”.

Legalità e collaborazione sono le parole chiave della lettera rivolta agli sportivi.

“Certa che lo sport è sana bellezza, ho scelto la via della collaborazione e non quella della “concorrenza” o della “competizione”. Così, per esempio, ho avuto al mio fianco una cara collega, Ivana Vinacci, con la quale abbiamo cercato di coniugare sorrisi e allegria insieme al fitness, senza mai voler mettere in dubbio che la legalità fosse al primo posto. Nei giorni scorsi sono stati fatti dei controlli e c’è stato uno stop che ha causato anche molte discussioni, però la vicenda ha avuto un lieto epilogo: la Procura della Repubblica ha emesso un decreto in cui è stato disposto di restituire le attrezzature e l’annullamento del provvedimento precedente, in quanto le attività sportive che si svolgono all’aperto non vanno contro le normative vigenti. Ringrazio le Forze dell’ Ordine, che hanno svolto il loro lavoro con la massima cura, certa, ripeto, che la giustizia debba sempre avere il primo posto in una gerarchia di valori. Nella stessa scala valoriale, un posto d’onore ha anche lo sport, che è fonte di benessere. La mia lettera è una condivisione di gioia con tutti voi, miei amati concittadini. Perché lo sport è apertura mentale, è vita, è felicità”.