Elezioni Metropolitane, Zavettieri: 'I cittadini non percepiscono l'ente. Va cambiata la legge'

Elezioni metropolitane, Zavettieri. "I cittadini non percepiscono il concetto di Città Metroplitana. Va cambiata la legge"

Appena concluse le votazione per il Consiglio Metropolitano, ai microfoni di Citynow, durante la diretta Facebook  il sindaco di Roghudi Pierpaolo Zavettieri espone il suo punto di vista sulle problematiche della Città Metropolitana.

“Diverse le problematiche legate alla Città Metropolitana”

“I problemi della Città Metropolitana sono tanti. I Comuni chiedono attenzione per i territori, vigilanza, un impegno che deve essere però garantito. Questi alcuni esempi, però parliamo direttamente di soluzioni. Mancano le risorse e mancano perché lo Stato ha trasferito, nel corso degli anni, le competenze e quindi non ha dislocato le risorse”.

“Io ricordo, della mia prima esperienza nel 2011, per la manutenzione ordinaria delle strade provinciali c’era un trasferimento statale di molti milioni di euro. Adesso per lo stesso lavoro siamo a oltre i 2 milioni, per cui come puoi fare opera di manutenzione se le stesse strade negli anni si sono addirittura peggiorate?”.

“La prima battaglia è quella della richiesta dei fondi. Il problema sta alla base, e persisterà fin quando ci sarà la legge Del Rio (aborto legislativo). Come può un sindaco di una città come Reggio Calabria, potersi occupare anche dei singoli comuni? Parliamo di un totale di 97 comuni. E’ praticamente impossibile”, incalza Zavettieri.

Come vedono i cittadini il concetto di Città metropolitana

“I cittadini purtroppo non percepiscono per nulla l’ente. Il problema più grosso è l’elezione quindi il voto dei cittadini. Poi c’è la distanza, definiamola una sorta d’appendice del comune capoluogo che quindi non riesce a dare risorse ai territori troppo distanti. Ricordiamoci che votano solo i consiglieri comunali, per cui i cittadini non percepiscono il concetto o l’Istituzione. Personalmente, in questi anni di Città Metropolitana, mi hanno sempre chiesto di intervenire sul territorio come ex consigliere provinciale e non come consigliere metropolitano. E questo giusto per fare un esempio. Magari neanche lo sapevano che ero consigliere metropolitano perché di fatto, non mi avevano votato non mi avevano visto o sentito in una campagna elettorale”.

“Dal mio punto di vista, finché ci sarà questa legge forse sarebbe opportuno non consentire ai sindaci di candidarsi. Io sono stato sindaco di un piccolo comune e contemporaneamente consigliere metropolitano, non si può fare il sindaco e contemporaneamente il consigliere metropolitano per fare bene le cose”.

“Se si fa un esame di chi ha presenziato di più e chi ha presidiato di meno alle riunioni in questi anni si nota anche che sono in maggioranza i consiglieri comunali di Reggio Calabria, che non erano sindaci e in più erano potremmo dire sul posto. Va cambiata immediatamente la legge. Si deve tornare al suffragio universale. Al voto del popolo. Con il voto anche rivolto per l’elezione del sindaco metropolitano. Non esiste che in automatismo qualcuno possa avere entrambe le cariche”.