Reggio, farmacisti in piazza contro Federfarma: ‘Vogliamo condizioni migliori, non elemosina’

Farmacisti in sciopero chiedono il rinnovo del contratto e il riconoscimento del ruolo sanitario

manifestazione farmacisti piazza italia

Mattinata di protesta in piazza Italia a Reggio Calabria. I farmacisti delle strutture private hanno incrociato le braccia per 24 ore, aderendo allo sciopero nazionale proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

La mobilitazione riguarda oltre 60mila lavoratrici e lavoratori del settore e punta al rinnovo del contratto collettivo nazionale, fermo da anni.

“Un lavoro qualificato, ma senza riconoscimento”

Davanti alla Prefettura hanno manifestati farmacisti e sindacati. Per tutti, la richiesta è una sola: dignità professionale e salariale.

Federfarma ha chiuso il tavolo delle trattative – spiega Giuseppe Vercelli, Filcams Cgil – Parliamo di professionisti che studiano cinque anni, conseguono una laurea e poi si ritrovano in un comparto che, dall’esterno, viene percepito come ben pagato. Ma non è così. Il tavolo si è interrotto per il mancato riconoscimento dell’aumento contrattuale, ma non è solo questo: chiediamo più tutele e permessi per la formazione. Ogni anno questi farmacisti sono obbligati all’aggiornamento professionale, spesso fuori dall’orario di lavoro e senza compenso”.

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“Contratto fermo, chiediamo dignità”

Dal corteo arriva un coro unanime: condizioni migliori, non elemosine.

“Siamo qui – spiega un altro manifestante – perché la trattativa è stata bloccata. Non chiediamo solo aumenti economici, ma il riconoscimento della professionalità, della formazione e degli aspetti normativi. È un contratto fondamentale per migliaia di lavoratori. Non si può accettare che resti fermo. Chiediamo dignità, salari giusti e norme che tutelino chi ogni giorno sta al fianco dei cittadini”.

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“Siamo sanitari a tutti gli effetti”

Tra i presenti anche Marisa Stranieri, farmacista collaboratrice da Catanzaro:
“Noi farmacisti collaboratori chiediamo di essere riconosciuti come figure sanitarie a pieno titolo. Non siamo più solo professionisti da banco. Gestiamo servizi, consigliamo, supportiamo i cittadini. È necessario che questa nuova professionalità venga riconosciuta nel contratto. Speriamo che questo sciopero porti Federfarma e l’Ordine a riaprire subito il tavolo”.

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Una vertenza nazionale che tocca i territori

La protesta a Reggio Calabria si inserisce nel quadro di una mobilitazione nazionale. Obiettivo: riaprire il confronto e raggiungere un accordo che tenga conto dei cambiamenti del settore, del ruolo sociale delle farmacie e delle competenze sempre più ampie richieste ai professionisti.

Ora si attende la risposta delle istituzioni e delle parti datoriali.