Reggio - Festa della Madonna, la storia del quadro tra misteri e segreti

La storia del quadro della Madonna della Consolazione sembra essere un mistero irrisolto

Mancano solamente pochi giorni all’inizio di Festa della Madonna e le curiosità che ruotano intorno alla festa cittadina iniziano a venire allo scoperto.

Ciò che incuriosisce di più è forse la storia del quadro della Madonna della Consolazione che, ogni anno, nei mesi di settembre e novembre, viene portato in processione per le vie di Reggio Calabria.

La storia di questo Quadro un mistero irrisolto.

Nel 1533 venne costruito il Convento dell’Eremo, all’epoca l’arcivescovo di Reggio Gerolamo Centelles chiese l’ausilio dei cappuccini per supportare il popolo reggino nei suoi bisogni spirituali e sociali. Come segno di riconoscenza allo zelo dei frati venne offerto loro in dono un appezzamento di terreno in cui sorgeva una chiesetta che custodiva il quadro della Madonna del Consolo, risalente probabilmente all’epoca bizantina.

In seguito alla capillare diffusione del culto legato all’effigie sacra, Camillo Diano, un nobile reggino dell’epoca, commissionò un nuovo quadro in cui, insieme alla Madonna col Bambino, figuravano ,in segno di gratitudine nei riguardi dei cappuccini, anche due monaci posti ai lati: San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova. Il quadro originale venne conservato da Diano e in un secondo momento, dati i legami di parentela di quest’ultimo con la famiglia Parisi di Malta, il dipinto venne trasferita a Malta.

Nel 1798, in seguito all’arrivo delle truppe di Napoleone, il quadro scomparve in circostanze misteriose.

Anche se quasi difficili da confermare, alcune tesi sostengono che l’originale effigie della Madonna della Consolazione è stata portata in Francia da Napoleone che l’ha riposta tra i suoi “bottini” del Louvre.