Reggio, scene da Far West tra spari e incendi: città ancora preda della criminalità
Ennesimo atto intimidatorio in città. Reggio alzi la testa e prenda le distanze con atti e gesti concreti
09 Aprile 2025 - 12:01 | di Vincenzo Comi

Reggio Calabria, terra amara.
Un altro risveglio doloroso col nodo in gola per i reggini che ieri mattina hanno appreso dell’ennesimo atto incendiario. Questa volta è toccato all’imprenditore Ionà, titolare della concessionaria Calabria Motori, a Campo Calabro, nel cuore della zona industriale.
Proprio lì, all’interno dell’area che la città ha riservato agli imprenditori, in un fazzoletto di terra in cui, al contrario le aziende si dovrebbero sentire protette e difese, è accaduto un fatto inaccettabile e insopportabile.
Nella zona in cui i nostri pochi e coraggiosi impresari dovrebbero sviluppare le proprie aziende, la scorsa notte, in quell’area dedicata allo sviluppo produttivo della città, una realtà imprenditoriale virtuosa e stimata dalla stragrande maggioranza dei colleghi, è stata letteralmente rasa al suolo.
Il lavoro di giovani reggini e di imprenditori calabresi capaci, che hanno creduto fortemente nella città di Reggio, è stato mandato in fumo. In un batter d’occhio sono stati spezzati i loro sogni, azzerando ogni ambizione di crescita.
Torna così, prepotentemente e in modo criminale, a farsi sentire la peggiore specie umana in circolazione al giorno d’oggi, la maledetta ‘ndrangheta. Un chiaro atto intimidatorio, un gesto vigliacco che ci riporta indietro di decenni.
Di fronte a noi, ieri mattina, dipendenti in lacrime ed imprenditori in ginocchio, nel totale sconforto, per colpa di gente malata che tappa le ali a qualsiasi forma di sviluppo economico e sociale.
La città riconosca adesso che è arrivato il momento, dopo l’ennesimo atto ignobile innescato da gente inqualificabile, di dire basta. E’ arrivato il momento di liberare Reggio dal malaffare, di ribellarsi, di alzare la voce e la testa, di unire le forze e di battere i pugni per garantire un futuro sereno ai propri figli.
Ogni realtà prenda allora le distanze dalla mano criminale di questi ultimi mesi. Si allontani da chi ha trasformato in cenere progetti imprenditoriali, sociali, da chi ha messo fuoco a parchi, attività sociali, scuolabus, campi di gioco e sogni.
Ad ogni angolo, sempre più spesso, ritroviamo segnali di atti delinquenziali, tra vetrine frantumate, carcasse di auto sparse in città, facciate annerite e segni di malavita più che evidenti, anche nel centro città. Tante le dichiarazioni che rimbalzano sui social da parte degli esponenti politici. Ma le parole adesso non bastano più.
Reggio faccia sentire, così come fatto ieri attraverso una manifestazione spontanea e partecipata dei motociclisti, il proprio grido di dolore.
Reggio non rimanga in silenzio, di fronte all’ennesimo atto vigliacco che indigna tutti noi.
