Reggio e il Ponte 'sospeso' da 2 miliardi tra Sant'Antonio e Ciccarello: 'ripescato' dal Comune?

Le foto dell'incompiuta e le motivazioni che hanno stoppato il progetto ormai diversi anni fa. Si potrà rifinanziare?

A Reggio Calabria sembra esserci un’insana passione per i ponti “sospesi”. Se negli ultimi anni il Ponticello sul Calopinace ha fagocitato l’attenzione e anche l’ironia vista la situazione tragicomica (con l’assessore Costantino che però ha garantito sull’apertura nel 2024), doveroso ricordare come da anni esiste un ponte incompiuto, opera rimasta tristemente a metà.

Si tratta del Ponte che in teoria avrebbe dovuto collegare Sant’Antonio con Ciccarello, importante arteria che (come è facilmente riscontrabile dalle nostre foto) avrebbe consentito di collegare al meglio una zona della città spesso trafficata.

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L’iter del progetto

Il Ponte tra Sant’Antonio e Ciccarello è stato inserito nel piano delle opere pubbliche più di 25 anni fa, correva infatti il 1998 mentre nel 2000 il progetto è andato in appalto. A contribuire all’inserimento del progetto e al relativo piano l’allora consigliere di maggioranza Demetrio Martino, padre dell’ex assessora Angela, defenestrata pochi mesi fa dal sindaco Falcomatà.

Lavori consegnati all’impresa A.Marino il 20 maggio del 2005, con consegna prevista due anni più tardi, precisamente il 28 luglio del 2007. I lavori sono effettivamente partiti…ma non si sono mai conclusi: perchè?

Due le motivazioni: da un lato, la ditta non è riuscita a completare i lavori a causa di un ribasso troppo eccessivo. Dall’altro, secondo quanto raccolto, un errore degli uffici tecnici comunali ha portato ad un problema di espropri e contenziosi che hanno fatalmente ingarbugliato l’iter burocratico.

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L’aumento del finanziamento…e i lavori stoppati

Si legge nella relazione generale del progetto esecutivo.

“La presente relazione illustra il progetto esecutivo del ponte di collegamento tra Sant’Antonio e Ciccarello, predisposto secondo le indicazioni stabilite nel progetto preliminare approvato con la delibera del 30 agosto 2000 e nel progetto definitivo approvato con delibera del 29 gennaio 2001.

Detto Ponte, nell’intento dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria, nasce dalla necessità di mettere in comunicazione i quartieri di Ciccarello e Sant’Antonio”.

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L’aumento di risorse da 900 milioni a 2 miliardi di lire non è bastato per far concludere positivamente i lavori. Si legge ancora nella relazione.

“Nel redigere il progetto preliminare è emerso che la cifra stanziata di 900 milioni di lire era insufficiente per l’intera realizzazione dell’opera. In conseguenza di ciò il progetto preliminare, presentato in data 21 febbraio 2000, prevedeva due soluzioni: con la prima utilizzando la cifra originaria di 900 milioni di euro di lire, si sarebbe realizzata parte dell’opera. Con la seconda soluzione si sarebbe potuta realizzare l’intera opera con un importo superiore di 2 miliardi di lire.

A seguito della presentazione del suddetto progetto preliminare, il consiglio comunale nell’intento, nell’approvare il piano delle OO.PP. 2000/2002, ha predisposto un ulteriore finanziamento portando l’importo iniziale da 900 milioni a 2 miliardi di lire.

L’opera progettata -evidenziava la relazione- prevede il sovrappasso della Fiumara di Sant’Agata, riconnettendosi alle strade esistenti identificate a nord con la strada comunale via Ciccarrello e a sud con una strada di nuova costruzione che si sviluppa dall’argine del Sant’Agata alla strada comunale Arangea- Gallina. Tutto ciò permette di realizzare la continuità di un percorso carrabile che si interrompe per la presenza di una discontinuità morfologica (Fiumara di Sant’Agata).

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Difficile capire il destino dell’importante opera dopo anni di blocco totale. L’amministrazione comunale dovrebbe intanto sbloccare il contenzioso relativo agli espropri e successivamente aggiornare il progetto. Infine, forse la parte più semplice del percorso, ritrovare i fondi utili per completare il ponte tra Ciccarello e S.Antonio, opera che sarebbe importante sul piano della viabilità per decongestionare la zona sud della città.

Ad oggi, rimane solo un triste ponte ‘sospeso’ e lo spreco di soldi pubblici, mentre l’opera (‘sparita’ nel frattempo dal piano delle opere pubbliche) potrebbe essere ripescata su precisa scelta dell’amministrazione comunale. Il nuovo piano delle opere pubbliche, documento propedeutico al bilancio di previsione, è stato approvato circa 10 giorni fa, su indirizzo dell’assessore ai lavori pubblici Costantino.

Non è da escludere che il ponte, in attesa di approfondire i successivi step, sia stato inserito sul piano delle opere pubbliche approvato di recente.

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