Reggio, danneggiarono presepe a Piazza Italia: tre ragazzi a processo

Sarebbero tre i responsabili, secondo la procura, dell'atto vandalico del gennaio 2022. Ora i tre giovanissimi dovranno affrontare un processo

‘Gesto irresponsabile ed inqualificabile, un’offesa alla città’,

con queste parole ad inizio 2022 il presidente della Cooperativa L. Nocera Gaetano Nucera denunciava la distruzione a Reggio Calabria, nel cuore della città, del presepe realizzato dai ragazzi disabili.

Un atto vandalico subito da una realtà virtuosa e positiva che da anni si occupa delle fasce più deboli. Il vile gesto aveva indignato l’intera città proprio per l’insensibilità dimostrata dagli autori.

A distanza di 15 mesi dal brutto episodio l’ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero A. Gaglioti per tre giovanissimi, tutti nati a Reggio Calabria (due classe 2004 ed uno 2005).

“Con una pluralità di azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso morale e materiale e in riunione tra di essi, si impossessavano del lucchetto e asportavano alcuni pastorelli del presepe collocato in piazza Italia, sottraendoli a chi li deteneva, al fine di trarre profitto per sé o altri. Fatto aggravato perchè commesso con violenza su cose”.

Si legge nella richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero.

Chi sono i responsabili

Sarebbero tre dunque i responsabili per la Procura, all’epoca dei fatti tutti minorenni, che adesso finiscono a processo con l’accusa di furto aggravato.

Il presepe artigianale, lo ricordiamo, faceva bella mostra di sé a piazza Italia ed era stato costruito nei laboratori pratico-creativi della Cooperativa dai minori disabili.

“Una brutta pagina per la città – commentava il presidente Gaetano Nucera – Ignoti hanno scelto di colpire un manufatto realizzato da ragazzi disabili che vivono alcune difficoltà proprio nel cuore della città e sotto lo sguardo del Comune, della Città Metropolitana e della Prefettura. Siamo sconcertati e non abbiamo parole per quanto accaduto. Un gesto inqualificabile, da irresponsabili e dissacrante”.

Una bravata o un attacco alla Cooperativa?

Di certo la bravata è già costata cara ai ragazzi che adesso dovranno presentarsi di fronte al Giudice il 16 giugno 2023.