Reggio, ristori agli agricoltori colpiti dalla fauna selvatica: la Metro City a confronto con Coldiretti

Obiettivo del tavolo di lavoro lo sblocco delle risorse destinate agli agricoltori. In corso attività rivolta alla determinazione della massa passiva che consentirà l'erogazione delle somme disponibili

Palazzo Alvaro 2023

Si è svolto, nei saloni di Palazzo Alvaro, un incontro tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e una delegazione di Coldiretti Reggio Calabria per affrontare la questione dei ristori agli agricoltori colpiti dai danni provocati dalla fauna selvatica.

Al tavolo di lavoro hanno partecipato il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, il consigliere delegato alla Caccia, Salvatore Fuda, la dirigente di settore, Giovanna Scolaro, il direttore e la presidente della Confederazione Provinciale Coltivatori Diretti di Reggio Calabria, Gino Vulcano e Federica Basile.

Durante il confronto è emersa «la comune volontà di sbloccare una situazione che si protrae dal 2014 e che ha messo in difficoltà il comparto agricolo».

«Le somme complessive che le due ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) dovrebbero corrispondere alle aziende agricole – hanno rilevato da Coldiretti – è stimato in circa 2,1 milioni di euro. Attualmente risultano disponibili 278 mila euro nelle casse della Città Metropolitana e 785 mila euro presso la Regione Calabria, bloccati in attesa di rendicontazioni».

Il sindaco Falcomatà e il consigliere delegato Fuda, hanno informato del fatto che «è in corso un’attività rivolta alla determinazione dell’esatta massa passiva, coordinata direttamente dalla nuova Dirigente Scolaro». «Un’attività necessaria – hanno specificato – per sbloccare, in tempi rapidi, i fondi attualmente disponibili e a trasmettere la documentazione necessaria alla Regione Calabria per permettere l’erogazione delle risorse regionali. L’Ente, ovviamente, sta garantendo un supporto tecnico alle Atc che devono fornire i dati contabili al fine di agevolare e accelerare il processo di rendicontazione».

«Stiamo cercando di ricostruire il percorso di spesa sostenuto dalle Atc – hanno spiegato gli amministratori metropolitani – così da poter chiedere, alla Regione Calabria, il trasferimento delle risorse da destinare, in larga parte, alle aziende agricole e ai tecnici che hanno lavorato per l’accertamento dei danni, incontrando i bisogni e le necessità degli uni e degli altri che, ormai da tempo, aspettano giuste risposte».

«Il lavoro messo in campo dai nostri uffici – hanno affermato Falcomatà e Fuda – è puntuale e preciso, tutt’altro che semplice. Ci permetterà di giungere, entro qualche settimana, alla chiusura di una vicenda che va avanti da troppi anni. Una vicenda tecnica che, i nostri uffici, avevano già affrontato negli anni scorsi con il Dipartimento competente della Regione individuando un percorso condiviso che, dopo il lavoro svolto, la stessa Regione ha ritenuto amministrativamente non praticabile. Pertanto si è dovuto ripartire».

«Oggi – hanno proseguito – possiamo dire di essere vicini all’obiettivo finale e siamo convinti che, al di là di tutto, serva che le Atc continuino a svolgere il loro ruolo naturale rispetto ai tempi di verifiche e quantificazione dei danni e di corretta programmazione. Ad ogni modo, comprendiamo le difficoltà gestionali delle Atc e confidiamo che, dopo averle restituite all’autogoverno, possano attivarsi per svolgere ogni funzione in maniera efficace».

Coldiretti ha accolto con favore gli impegni assunti e ha confermato «il proprio ruolo attivo nel sollecitare e accompagnare il percorso, al fine di assicurare, alle aziende agricole, i ristori dovuti e rafforzare l’operatività delle ATC».

«È un primo passo importante per restituire fiducia agli agricoltori e rimettere in moto un meccanismo bloccato da troppo tempo», ha dichiarato la presidente di Coldiretti, Federica Basile, aggiungendo: «Continueremo a vigilare affinché gli impegni siano rispettati e si superi definitivamente l’impasse burocratico».

Il direttore Gino Vulcano, infine, ha evidenziato come «questo passaggio possa contribuire anche all’attuazione del Piano Straordinario Regionale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, approvato di recente dalla Regione Calabria, che prevede misure efficaci a tutela di colture, allevamenti e sicurezza dei cittadini».
Coldiretti e la Città Metropolitana hanno confermato «l’impegno a lavorare insieme per rispondere all’emergenza causata dalla fauna selvatica e sostenere un settore strategico per l’economia e l’ambiente del territorio».