Reggio Calabria, prima riunione nazionale del corso di "Biomedicina"

Si è svolta a Reggio Calabria la riunione nazionale del percorso di biomedicina ideato dal liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” e dall’Ordine dei Medici

Si è svolta a Reggio Calabria la prima riunione nazionale di monitoraggio del percorso di biomedicina ideato dal liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” e dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria, un progetto nato nella città dei Bronzi che oggi è sperimentato su scala nazionale grazie ad un accordo sottoscritto tra il MIUR e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici.

Dopo l’inno di Mameli, che ha aperto i lavori, Domenico Tromba, referente scientifico del progetto e consigliere dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, ha rammentato che «il traguardo raggiunto rappresenta motivo di grande orgoglio ma il bello deve ancora venire perché si stanno aprendo importanti prospettive per questo progetto partito dalla nostra città».

Il Dott. Domenico Tromba ha aggiunto:

«Il monitoraggio che viene effettuato oggi, peraltro a Reggio con risultati certamente positivi, non può che renderci felici ed orgogliosi. Oggi c’è l’Italia a Reggio Calabria per questa idea progettuale partita dalla nostra città ed oggi sperimentata in molte province italiane. Grazie ai medici che hanno permesso la realizzazione di questo percorso ma anche ai ragazzi che lo hanno frequentato».

La prof.ssa Giusy Princi, dirigente scolastico del Liceo “Leonardo Da Vinci” di Reggio Calabria, ha ricordato:

«Siamo partiti ben 11 anni fa con l’idea di orientare i nostri studenti e garantire loro una competenza biologico-sanitaria importante sin dal terzo liceo scientifico, oggi è diventata una realtà che sta facendo scuola nel resto d’Italia. Basti pensare che abbiamo circa 5000 studenti coinvolti, 400 docenti, siamo stati sentiti alla Camera ed al Senato in quanto il nostro modello è alla base della proposta di revisione dell’accesso alle facoltà di Medicina. Il Liceo Da Vinci e l’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, quali enti capofila, coordinano circa 70 tra licei scientifici e classici del Paese e, sono numerose le richieste che ci pervengono, da ogni angolo d’Italia, per aderire al progetto. Grazie alla tenacia, alla determinazione ed alle competenze anche la Calabria può fare scuola al resto d’Italia».

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, Pasquale Veneziano ha rilanciato:

«Questa idea è nata, quasi per caso, parlando in sala operatoria con il collega anestesista, Nicola Loddo, per far conoscere, agli studenti, meglio e più da vicino, quanto di buono c’è nella sanità per poi strutturare un vero e proprio percorso, in 5 anni, sino a guardare alle potenzialità che questo poteva avere nell’ambito dell’orientamento scolastico.

Ho proposto l’idea in Federazione dove, tra grande scetticismo, ho trovato il sostegno deciso del coordinatore della Commissione Formazione, Roberto Stella che ha sostenuto il percorso. Lo stesso ha fatto, presso il Miur, la prof.ssa Princi».

«Oltre a ciò questo percorso è utile per gli studenti per conoscere le malattie, fare prevenzione, imparare le manovre salvavita, attraverso il Bls, e far capire, al contempo, le difficoltà di essere medico. Per noi medici, invece, il confronto con i ragazzi rappresenta un utile palestra per meglio rapportarsi, poi, con i pazienti, stimolando le proprie attitudini comunicative».

Il dr Roberto Monaco, Segretario Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri afferma:

«Questo progetto ha il pregio di mettere insieme i due valori cardine della società, ovvero sanità e scuola. Tuttavia, occorre proseguire la sperimentazione perché si parla con i fatti. Abbiamo necessità di capire i numeri ed i dati che scaturiranno al termine della fase sperimentale di questo progetto che si sta estendendo nelle varie province italiane e che darà la possibilità ai futuri cittadini di poter diventare buoni medici o quantomeno capire le difficoltà di questa professione».

Il dr Monaco ha chiesto ai Ministeri competenti di aumentare il numero di posti messi a bandi nelle scuole di specializzazione mediche, ribadendo che «è impossibile, al momento, abbandonare il numero chiuso».

«L’orientamento – ha ribadito il Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese e Responsabile Area Strategica Formazione FNOMCeO, Roberto Stella – è un tema che ci è particolarmente caro e, da tempo, anche i Ministeri stanno lavorando, al fine di indirizzare chi davvero ha la vocazione verso questa professione. Ogni anno, infatti, assistiamo a circa 70 mila aspiranti medici che partecipano ai test di accesso alla facoltà di Medicina ma, alcuni di loro, durante il percorso, poi, abbandonano perché si accorgono che questo non è un lavoro esattamente tagliata per loro. Abbiamo puntato su questo progetto ed i risultati pare ci stiano dando ragione per capire se siamo in grado di avviare alla professione sanitaria quelli che hanno davvero una “vocazione”, non solo tecnica perché fare il medico ha delle sfaccettature relazionali ed umane molto importanti».

Presente in collegamento skype, il Presidente della Commissione Cultura ed Istruzione della Camera dei Deputati, Luigi Gallo che si è impegnato a sostenere il percorso ed a visitare la nostra città da cui è partito.

Come ha ricordato il Presidente della Commissione Istruzione della Camera, «da questo territorio è partito un progetto molto lungimirante che punta a premiare il merito» aggiungendo che tra i temi che la Commissione Cultura è decisa ad affrontare, in maniera trasversale, vi sono senza dubbio il contrasto alla povertà culturale e formativa del Paese invertendo il dato che vede l’Italia, al penultimo posto in Europa, davanti solo alla Bulgaria, per numero di laureati.

Rosanna Barbieri, ispettore tecnico del Miur, ha espresso un pauso per «un lavoro nato come divulgativo e che poi diventato formativo per rispondere all’esigenze dei nostri ragazzi».

Massimo Esposito, ispettore tecnico del Miur e coordinatore della cabina di regia del progetto, ha sottolineato l’obiettivo dell’incontro odierno ovvero mettere a confronto le varie realtà che operano sul progetto analizzando aspetti positivi e negativi.

Francesca Torretta, docente referente per i licei scientifici, Elisa Colella, dirigente scolastico del liceo classico “Cutelli” di Catania e Maria Grazia Chillemi, docente presso gli Orientamenti del Miur, hanno snocciolato tutti i dati relativi al monitoraggio intermedio del percorso, evidenziando aspetti positivi e criticità.

Numerosi i rappresentanti degli Ordini e dei Licei coinvolti nella sperimentazione che hanno animato un proficuo dibattito con suggerimenti, analisi, chiarimenti e testimonianze.

Special guest della riunione, il maestro orafo calabrese, Gerardo Sacco, vero e proprio ambasciatore del made in Italy e della Calabria in tutto il mondo, che ha omaggiato i componenti della cabina di regia del progetto, con dei preziosi realizzati per l’occasione.

Presenti, inoltre, il Vicepresidente dell’Ordine reggino, Giuseppe Zampogna, il tesoriere, Bruno Porcino, i consiglieri: Francesco Biasi, Rocco Cassone, Anna Maria Danaro, Domenico Pistone, Antonino Zema ed il revisore dei conti, Antonino Loddo.