Reggio per l'Ucraina, sospesa la raccolta di indumenti. Gli organizzatori: 'Grazie di cuore'

Sospesa la raccolta di vestiti. I volontari accetteranno solo farmaci e prodotti per bambini come salviette e pannolini

Terzo giorno di lavoro no stop presso la Chiesa Ortodossa di Reggio Calabria.

Centinaia le provviste di cibo e non solo arrivate in Vico S’Anna di Sbarre Inferiori all’interno della chiesa di San Paolo dei Greci per aiutare il popolo ucraino attaccato sei giorni fa dalla Russia.

Decine le persone che anche questa mattina si sono riunite per organizzare la prima partenza verso l’ambasciata di Napoli, prima tappa del percorso che porterà gli aiuti in Ucraina.

Intanto pochi minuti fa è partito il primo furgoncino carico di aiuti per il popolo ucraino e questa sera intorno alle 18:00 partirà un secondo camion molto più grande direzione Ucraina.

“Desideriamo ringraziare tutti i reggini per gli aiuti ricevuti – spiega la volontaria Irina ai nostri microfoni – Al momento però interrompiamo la raccolta di indumenti e vestiti perchè dobbiamo smaltire tutti gli indumenti ricevuti. Abbiamo già una montagna di roba e non sapremmo dove metterli. Al momento riceviamo solo medicine e farmaci e roba per i più piccoli come pannolini e salviette. Ringraziamo Nino Principato, il titolare di una ditta di trasporti che si è offerto per portarci un altro camion. Le notizie che arrivano dall’Ucraina non sono confortanti. I miei parenti hanno subito un’altra notte di bombardamenti. Altro che negoziati…”