Princi in visita agli Istituti penitenziari di Reggio: ‘Facciamo rete per un sistema più umano e giusto’
Sovraffollamento, personale carente e percorsi di reinserimento: queste le urgenze emerse
25 Luglio 2025 - 11:39 | Comunicato Stampa

“Ho visitato gli Istituti penitenziari di Reggio Calabria, cogliendo l’invito dell’Osservatorio Carceri della Camera Penale ‘Sardiello’. Un’occasione intensa e profondamente significativa, che mi ha consentito di approfondire, con ulteriore consapevolezza, attraverso il confronto con il personale e le persone detenute, le criticità strutturali e di organico che affliggono il sistema penitenziario calabrese, come del resto quello italiano. A maggior ragione, in tale condizione di criticità, ho potuto maggiormente apprezzare l’impegno e la dedizione con cui ogni giorno operano le figure professionali che garantiscono il funzionamento e la tenuta del sistema”.
Un ascolto diretto per una visione più umana della detenzione
“La visita – prosegue l’eurodeputata – ha rappresentato un importante momento di ascolto e confronto diretto con il personale penitenziario e con i detenuti. Un’occasione per raccogliere bisogni, proposte e testimonianze. Ringrazio l’Osservatorio Carceri della Camera Penale ‘Sardiello’ per il coinvolgimento in questa visita: un invito che ho subito accolto con responsabilità perché credo sia fondamentale mantenere alta l’attenzione istituzionale su un tema così rilevante. Una condizione detentiva equa e rispettosa rappresenta un presupposto essenziale per la costruzione di una società più giusta. Parallelamente all’esecuzione della pena, è necessario promuovere percorsi di reinserimento sociale, anche attraverso opportunità lavorative che rappresentano una concreta forma di riscatto e di crescita personale”.
Il valore del lavoro degli operatori e il primato della telemedicina
“Sovraffollamento e carenze di organico – evidenzia Giusi Princi – sono tra le criticità più gravi che affliggono l’intero sistema penitenziario, in Calabria, in Italia, in Europa, come da monito della Corte di Strasburgo. Proprio per questo, diventa ancora più evidente il valore del lavoro quotidiano svolto da operatori che si trovano ad agire in contesti spesso emergenziali. Direttori, Polizia penitenziaria, funzionari giuridico-pedagogici, personale sanitario e amministrativo: una comunità fatta di donne e uomini che, con impegno, responsabilità e dedizione, operano ogni giorno per rendere il carcere un luogo di crescita e di cambiamento. Il loro lavoro silenzioso e prezioso va sostenuto con forza, perché solo così si può davvero restituire alla società persone nuove e consapevoli”.
“Ho avuto modo di visitare anche le aree sanitarie, dove ho potuto apprezzare le prestazioni specialistiche offerte e l’introduzione del servizio di telemedicina, attivato dall’Asp di Reggio Calabria in tutti gli istituti penitenziari e già operativo presso le sedi di Arghillà e San Pietro. Si tratta di un primato in Calabria, che merita di essere valorizzato”.
“Un sentito ringraziamento – prosegue – va al dottor Nicola Pangallo, Coordinatore della Medicina Penitenziaria dell’Asp reggina, per il lavoro svolto con grande responsabilità insieme a tutto il personale sanitario, che opera in condizioni di oggettiva carenza di organico. Un lavoro svolto in trincea, affrontando molteplici difficoltà, con serietà, professionalità e dedizione”.
Impegno europeo per un sistema penitenziario più giusto
“Rivolgo un sincero ringraziamento – afferma l’europarlamentare – al Direttore dell’Istituto Rosario Tortorella e alle Vicedirettrici Roberta Velletri e Marianna Stendardo per l’accoglienza e per gli sforzi quotidiani nel garantire la funzionalità del sistema. Il mio impegno – aggiunge – sarà quello di fare mie le tante istanze di miglioramento che mi sono state rappresentate, con la piena disponibilità a sostenere, anche in sede europea, tutti quei progetti che possano rafforzare i percorsi di rieducazione e di reinserimento sociale”.
“La visita all’interno degli Istituti penitenziari ha messo in luce il valore dell’ascolto delle persone detenute. Solo lavorando con una governance coesa si potranno garantire, con continuità, le condizioni che loro stessi ci hanno espresso come necessarie per un reale cambiamento”.
“È stato un piacere condividere la visita con la Presidente del Tribunale di Sorveglianza, Daniela Tortorella, il Magistrato Ilaria Montanaro, il Presidente della Camera Penale di Reggio Calabria, Francesco Siclari, il Presidente dell’Osservatorio Carceri, Giovanna Beatrice Araniti, il Coordinatore degli Osservatori, Corrado Politi, i membri del direttivo della Camera Penale e dell’Osservatorio Carceri”.
“Insieme a tutti voi – conclude Giusi Princi – per un sistema penitenziario più umano e più giusto”.