Reggio, l'allarme di OR.S.A. a un mese da Ryanair: 'Personale non sufficiente'

Nonostante l'arrivo di Ryanair, Sacal non ha previsto nuove assunzioni a Reggio e Crotone. La denuncia e l'allarme del sindacato OR.S.A.

Meno di un mese ai voli Ryanair.

A fine aprile, le nuove otto rotte della compagnia low cost irlandese animeranno lo scalo reggino, rendendo più vivo il ‘T. Minniti‘ e, ce lo auguriamo, anche il nostro territorio.

Sale dunque l’attesa per l’arrivo dei turisti e Reggio non può sbagliare. E mentre operatori del turismo ed istituzioni sono alla ricerca di nuove strategie per accogliere al meglio i visitatori, la società che gestisce i tre aeroporti, si muove su più fronti. Nel percorso di avvicinamento ai voli Ryanair, in un momento di entusiasmo e fiducia, in cui tutte le parti coinvolte dovrebbero remare dalla stessa parte, c’è però chi lamenta la politica e la strategia di Sacal.

Il sindacato OR.S.A. Trasporti, che ha chiesto più volte un incontro con i vertici di Sacal, per discutere sulle norme del regolamento aziendale prot. n. 11089/2023, nonché all’applicazione del contratto di secondo livello siglato dalle parti in data 13.04.2023, contesta il modus operandi della società.

“Denunciamo oggi, a distanza di un mese dall’arrivo dei voli Ryanair, il rischio per la sicurezza sul lavoro, dovuto all’assenza di un’adeguata formazione del personale, rispetto alle funzioni non previste dai contratti individuali di lavoro in loro possesso – si legge in una stampa del sindacato – Si richiama per questi motivi l’attenzione dell’ufficio ENAC competente”.

Il sindacato OR.S.A. lancia l’allarme in vista dell’arrivo dei nuovi voli Ryanair:

“In virtù dell’avvio della summer, che prevede nuove rotte ed un notevole aumento della mole di lavoro, si segnala la necessità di dover attivare un processo di reperimento delle risorse da mercato esterno o fare ricorso ad eventuali graduatorie ancora vigenti. Tale processo di reperimento, dovrà necessariamente riguardare tutti gli aeroporti interessati. Sono insufficienti ed insoddisfacenti, i numeri rilevati nell’ambito dell’ultimo verbale di incontro del 15.03.2024, come anche dimostrato dall’emanazione dei turni di aprile, dove, in alcuni casi, le risorse impiegate terminano la loro prestazione lavorativa (senza previsione di cambio di personale), alla stessa ora di arrivo dell’ultimo aereo. Per tali ragioni, visto l’eccessivo numero di lavoratori in possesso di contratti individuali di lavoro part-time, sarà necessario il ricorso all’estensione oraria, trasformando gli stessi in contratti full time, secondo un’opportuna valutazione congiunta, che possa tenere in considerazione dell’effettivo fabbisogno di personale”.

Un problema, quello del personale e dell’aumento della mole di lavoro, che riguarda tutti gli scali calabresi. I lavoratori chiedono dunque maggiori garanzie perchè, ad avviso di OR.S.A., il numero delle nuove assunzioni previsto non è sufficiente.

“Abbiamo dubbi sulla garanzia delle attività, verrà chiesto un enorme sacrificio ai lavoratori – spiega il segretario nazionale del sindacato Luciano Amodeo – Contestiamo il bando perchè i criteri utilizzati sono diversi rispetto ai bandi precedenti e quindi i lavoratori che erano all’interno delle graduatorie rischiano addirittura di non poter rientrare nel perimetro aziendali”.

Con l’arrivo dei voli Ryanair si rende dunque necessario un aumento del fabbisogno di personale che però sarebbe sottostimato. E il programma delle nuove assunzioni, secondo quanto raccolto, sarebbe previsto solo su Lamezia. A Reggio e Crotone non è in programma ad oggi nessuna assunzione.

“La maggior parte del personale Sacal, soprattutto a Reggio, è assunto con contratto a sei ore part time. Chiediamo dunque l’estensione del contratto da sei a otto ore. Ciò garantirebbe una maggiore copertura, chiediamo anche la formulazione di graduatorie di lavoratori stagionali. A Reggio il personale in forza non potrà garantire un servizio sufficiente visto l’aumento delle attività previsto con l’arrivo dei voli – conclude Amodeo – Gli aerei, in alcuni casi, arrivano a distanza di 15 minuti nella fascia serale e l’attuale personale previsto, per esempio per l’assistenza ai disabili, dovrà operare su due aeromobili che arrivano a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro. I passeggeri avranno sicuramente ritardi nella discesa dall’aereo, se non ci saranno ulteriori assunzioni”.

L’aeroporto di Reggio, non sarebbe dunque preparato rispetto alla forza lavoro che realmente necessiterebbe in vista dell’arrivo dei voli Ryanair.

“Chiediamo infine a ENAC di effettuare le opportune verifiche perchè Sacal sta adottando politiche del lavoro assolutamente non adeguate in termini di formazione e sicurezza del lavoro”.