Reggio e il dissesto evitato, 'luna di miele' tra Brunetti e Falcomatà: 'Gli chiedo scusa'

All'interno dell'Aula Battaglia, piovono elogi verso il sindaco sospeso. 'Grazie Falcomatà. Piano di riequilibrio sua scelta coraggiosa'

All’interno dell’Aula Battaglia non si sente soltanto il profumo dell’estate oramai alle porte. L’altra fragranza predominante, una nota che abbraccia la maggioranza in un respiro unico, è la malinconica nostalgia nei confronti del sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà.

Si perde il conto dei ‘grazie’ degli esponenti di maggioranza nei confronti del titolare della poltrona di primo cittadino, fuori da Palazzo San Giorgio complice la condanna in ambito del Processo Miramare. Impossibile trovare un intervento nei banchi di maggioranza senza un ringraziamento, un elogio, una sottolineatura positiva derivante dalle scelte di Falcomatà.

Il ‘solco tracciato’ o gli ‘impulsi’ che accompagnano da mesi ogni comunicato stampa dell’amministrazione comunale e metropolitana trovano plastica rappresentazione nei volti e nei gesti dei consiglieri di centrosinistra, tutti allineati davanti al capitano.

 

L’intervento conclusivo del sindaco f.f. Brunetti è la summa del pensiero di chi lo ha preceduto, sponda centrosinistra.

“Oggi posso fare una confessione. Otto anni fa ebbi una forte discussione con Falcomatà, perchè non ero d’accordo sull’atteggiamento da tenere in merito al problema del bilancio. Io e qualche altro esponente di maggioranza eravamo per la dichiarazione di dissesto, Falcomatà all’epoca mi spiegò il suo punto di vista, senza convincermi delle sue ragioni.

Oggi devo chiedergli scusa e lo devo ringraziare, negli anni mi sono ricreduto. Utilizzare il dissesto sarebbe stata un’arma politica incredibile, ci sarebbe stato un terremoto inimmaginabile. Il senso di responsabilità di Falcomatà però ha portato quell’amministrazione a intraprendere la strada più difficile”, le parole di Brunetti.

Il sindaco f.f. punzecchia l’ex vice sindaco Armando Neri (‘non ho capito se fa ancora parte della maggioranza o no’) e rivolgendosi ai consiglieri di opposizione prosegue.

“Preannunciate un’operazione verità, ma andava fatta 10 anni fa, siete 10 anni in ritardo. Il consigliere Ripepi ha parlato 15 minuti senza dire nulla. Io oggi non ho niente da festeggiare, si sono conclusi 10 anni di lacrime e sangue per tutti i cittadini.

I soldi che il Governo ha stanziato per il Comune di Reggio non sono piovuti dal cielo per caso, sono arrivati perchè Falcomatà li ha convinti con un’opera di persuasione, assicurando che all’interno dell’amministrazione c’erano persone diverse rispetto alle precedenti. Abbiamo preso schiaffi per 7 anni, la città non era normale ed è vero, oggi capiamo ancora di più per quali motivi non era normale”.

E’ un diluvio di applausi, la maggioranza si compatta attorno alla figura del sindaco sospeso. Mai in questi 2 anni, come in occasione del consiglio comunale odierno, la figura di Falcomatà ha aleggiato con tale presenza e invasività dentro Palazzo San Giorgio.