Reggio, il Liceo 'Volta' celebra la scienza

Il Liceo Scientifico di Reggio Calabria e il gruppo ATLAS di Cosenza festeggiano il decimo anniversario dalla scoperta del bosone di Higgs

“Festeggiamo la genialità di aver trovato una risposta a una domanda”, si è aperto così il seminario tenutosi il 12 ottobre presso il Liceo Scientifico Alessandro Volta per celebrare i dieci anni dalla scoperta del bosone di Higgs, la più affascinante delle particelle elementari che spiega alcuni meccanismi di funzionamento dell’Universo, per questo agli inizi anche denominata “la particella di Dio”.

Dopo i saluti della dirigente scolastica Maria Rosa Monterosso e di Mario Versaci, professore associato di elettrotecnica presso l’Università Mediterranea in rappresentanza del Rettore, è partito da questa affermazione il contributo di Marco Schioppa, professore ordinario di fisica sperimentale presso l’UniCal e responsabile scientifico del gruppo Atlas di Cosenza, che ha raccontato il contributo dell’ateneo calabrese nella ricerca del bosone accompagnando il pubblico dell’aula Socrates, con l’ausilio delle immagini, ad un viaggio dentro l’acceleratore di particelle del CERN di Ginevra.

A seguire Antonino Brosio, ricercatore in astronomia e direttore del Savelli Robotic Telescope del parco astronomico Lilio di Crotone, su “Nuovi Mondi e altre terre”, ha raccontato con quali metodi è possibile scoprire i pianeti extrasolari e coinvolto gli studenti su quegli interrogativi che da sempre l’uomo si è posto: esistono altri pianeti, fuori dal nostro sistema solare, con caratteristiche simili a quelle della Terra? Esistono altre forme di vita intelligente nell’Universo?

Prosegue la prof.ssa Carmen Petronio, docente di matematica e fisica che ha supportato gli studenti del liceo nelle attività sperimentali e di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), che ha condiviso le sue riflessioni sull’ approccio “hands-on”, punti di forza e punti deboli dell’attività didattica di laboratorio.

Spazio poi agli studenti della IV E di indirizzo scienze applicate, protagonisti del seminario, che hanno relazionato sulla loro esperienza diretta nelle attività di misurazione e acquisizione dei dati con il telescopio EEE(Extreme Energy Events), installato proprio all’interno dell’Istituto (prodotto di una speciale attività di ricerca del Centro Fermi, in collaborazione con il CERN, l’INFN e il MIUR sull’origine dei raggi cosmici), e con il progetto MoCRiL (Measurement of Cosmic Rays in Lake), attraverso il quale i partecipanti, con l’aiuto dei ricercatori dell’INFN e del dipartimento di Fisica dell’Unical, sono stati impegnati in un esperimento che ha avuto luogo in Sila, presso il Lago Arvo, finalizzato a determinare l’origine della radiazione ionizzante naturale che ci circonda.

“Eventi di questo tipo sono fondamentali per la crescita culturale dei nostri studenti e per la divulgazione scientifica in senso lato – dichiara la dirigente Monterosso – Oggi i nostri ragazzi sono stati non solo spettatori di un convegno così importante, ma anche protagonisti attivi, attraverso le relazioni che hanno condotto su due importanti progetti svolti all’ interno del curricolo formativo d’ Istituto. Il mio auspicio è che il metodo scientifico come metodo di studio e la passione per le ‘scienze dure’ continui a coinvolgerli anche nei loro percorsi futuri e negli studi che intraprenderanno”.

Siamo soli nell’Universo? Continuiamo a chiedercelo, ma una cosa è certa: il microcosmo del Liceo Scientifico Alessandro Volta pullula di vita e di studenti che amano la scienza.