Reggio, party al Castello: come finirà?

A distanza di oltre un mese dal video 'shock' ancora non si conoscono i provvedimenti disciplinari adottati. Abbiamo chiesto aggiornamenti e sviluppi al primo cittadino

Sono trascorsi esattamente 35 giorni dalla festa di Rosati Forti Rocco, giovane reggino che ha celebrato il proprio diciottesimo, insieme ad amici e parenti all’interno della principale fortificazione della città, senza averne l’autorizzazione o meglio ‘raggirando’ l’amministrazione comunale attraverso una richiesta in cui si evidenziava il nome di un evento culturale non meglio specificato con il titolo ‘Sguardi al Tramonto‘.

L’evento, con tanto di catering annesso, che sembra sia stato organizzato all’insaputa della direttrice Scarcella e di tutto il personale del Castello Aragonese, è diventato un vero e proprio caso in città. ‘Colpa’ o merito di un video messo online da due giovani reggini a distanza di 48 ore dal ‘fattaccio’. Immagini che immortalano tutti i dettagli (compreso l’invito cartaceo) del compleanno.

“Chiederò che venga fatta piena luce su questo episodio deprecabile – commentava il sindaco Giuseppe Falcomatà il 22 agosto – affinché siano accertate tutte le responsabilità, chiedendo inoltre un risarcimento per il danno di immagine subito e per gli eventuali danni materiali accertati, a seguito di specifico sopralluogo, sulla struttura comunale”.

A distanza di oltre un mese dalla pubblicazione del video però, ancora non si conoscono i provvedimenti presi dall’amministrazione comunale. Come finirà? Abbiamo chiesto aggiornamenti e sviluppi sul ‘caso Castello’ al primo cittadino.

“Preciso ancora una volta e premetto che tutti i settori della pubblica amministrazione devono essere guidati e rappresentati da persone che interpretano il proprio ruolo con senso del dovere e spirito di servizio. Detto questo, tengo a puntualizzare che quanto accaduto è vergognoso e ringrazio ancora i due ragazzi che hanno fatto il video. Sicuramente senza il loro lavoro non saremmo mai stati a conoscenza della festa privata. E’ probabile anche che questo tipo di eventi siano stati fatti altre volte. C’è un procedimento disciplinare che ancora non si è chiuso nonostante il giorno dopo abbia chiesto al segretario generale di avviarlo e ho già dato mandato all’avvocatura di fare causa ai soggetti preposti per danni materiali e all’immagine che ha subito la città. E’ stato violato nei fatti un regolamento perchè il Castello si utilizza per conferenze, mostre, convegni ed iniziative culturali. Oltre il titolo si doveva specificare l’andamento dell’evento e come si articolava ed il permesso per quel tipo di iniziativa non doveva essere dato. Chi era lì ha sbagliato ed ovviamente dovrà rispondere. Contiamo entro la fine del mese di chiudere il procedimento”.