Reggio puzza!

Una vicenda che sembra non avere mai fine in cui i responsabili (cittadini ed istituzioni) continuano a farla franca

Il cattivo odore lungo le strade reggine si fa sempre più insistente.

La puzza invade le aree del centro città e uscendo dalle proprie abitazioni, fin dalle prime ore del mattino, si avverte subito l’acre odore dei rifiuti. E se si è fortunati a non avere il cumulo di rifiuti proprio sotto casa, si avverte comunque la folata del cumulo del vicino.

Reggio non ne può più e la situazione, complice il caldo, è ultimamente peggiorata.

La colpa? Esattamente a metà. Tra gli ormai famosi lordazzi e le istituzioni che ne accentuano la ‘lordia’. La vergogna tra i cittadini che gettano la spazzatura agli angoli della città, che non ritirano i mastelli e che non fanno la differenziata è esattamente pari a quella che dovrebbero avere i nostri amministratori.

Una vicenda che sembra non avere mai fine in cui i responsabili (cittadini ed istituzioni) continuano a farla franca. E’ evidente un’incapacità politica nel fronteggiare un problema che ormai va oltre l’emergenza.

La scena, ormai patetica, di rovistare tra i rifiuti da parte del sindaco Falcomatà e del vicesindaco Neri ha ormai stufato e non porta a niente (o quasi).

Bisogna battere i pugni sui tavoli regionali.

Ma di quale turismo parliamo? Come può una famiglia fermarsi solo per sbaglio oltre due, tre giorni in città in queste condizioni? Reggio puzza e l’’odore nauseabondo si diffonde nell’aria causando irritazioni alla gola e difficoltà respiratorie, costringendo i cittadini a barricarsi in casa, nonostante il caldo afoso, pur di evitare di respirare sostanze nocive.

C’è chi si augura un miglioramento nei servizi e chi punta il dito contro i cittadini poco attenti alla differenziata e alle norme per un corretto smaltimento dei rifiuti. Sicuramente, ci si rammarica per la situazione di una città che, lo ricordiamo ormai da anni, potrebbe e dovrebbe vivere solo di turismo.

Abbiamo già analizzato la situazione dei rifiuti insieme al vicesindaco Armando Neri in una lunga chiacchierata. Ad oggi però non servono più parole, selfie o mere azioni di marketing istituzionale. Adesso servono fatti concreti.

Reggio non ne può più.

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