Reggio, sequestrata "Villa Aurora": smaltimeto illecito di rifiuti speciali

Da un incendio accidentale a una segnalazione alla Procura: i motivi del sequestro della clinica "Villa Aurora" di Reggio Calabria

La clinica “Villa Aurora” di Reggio Calabria è stata oggetto di un sequestro da parte della Squadra Mobile locale a causa di presunti comportamenti illeciti legati allo smaltimento di rifiuti speciali.

A riportare la notzia è l’Ansa specificando che l’azione è stata avviata in seguito a un incendio accidentale di rifiuti, avvenuto il 19 febbraio, nelle vicinanze della struttura sanitaria dopo l’intervento di una volante. Durante l’episodio, è emersa la presenza di materiale sanitario sospetto. Questo evento ha portato alla segnalazione del caso alla Procura, che ha avviato un’indagine più approfondita.

Gli ulteriori accertamenti svolti dalla Squadra Mobile, sotto la direzione di Alfonso Iadevaia, avrebbero rivelato una presunta sistematica violazione delle normative relative alla gestione dei rifiuti speciali da parte della clinica “Villa Aurora“.

Nell’ambito dell’inchiesta, sono indagati Giorgio Crispino, amministratore della casa di cura, Bruna Scornaienchi, direttrice responsabile, e Maria Grazia Germanò, responsabile amministrativo.

Secondo l’accusa, tutti e tre avrebbero dato disposizioni per l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sanitari pericolosi, incluso materiale a rischio infettivo. Questi rifiuti venivano mescolati deliberatamente con quelli non pericolosi prodotti normalmente dalla struttura e destinati alla raccolta ordinaria gestita da un’impresa per conto del Comune di Reggio Calabria. Gli abbandoni avvenivano lungo via Petrara, retrostante l’accesso principale della struttura.

La Procura ritiene che la decisione di abbandonare in questo modo i rifiuti, anche quelli pericolosi, rappresenti una scelta strutturale deliberata da parte della dirigenza di Villa Aurora e costituisca una violazione sistematica delle norme penali.

In risposta alla richiesta di sequestro avanzata dal PM Stefano Musolino, il giudice Antonino Foti ha nominato due amministratori giudiziari, gli avvocati Francesco Aricò e Giovanni Melissari, per gestire la struttura.