Regionali, Bruni si presenta: 'Ridiamo fiducia ai calabresi. Sanità da riscrivere'

"Basta polemiche. Ho combattuto contro i mulini a vento fino a oggi, adesso voglio accenderlo io"

E’ arrivata al termine di una lunga gestazione, fatta di annunci, smentite, slanci in avanti e passi indietro. Il centrosinistra, con riferimento ai partiti nazionali, si compatta attorno alla figura di Amalia Bruni, scienziata, presentata oggi ufficialmente quale candidata della coalizione alle prossime regionali in Calabria.

Le prime parole riguardano la scelta che ha portato ad accettare la candidatura e le polemiche provenienti da diverse direzioni (Oliverio, Sardine e de Magistris su tutti) riguardo al metodo di selezione dei dem.

“Ho sciolto la riserva due giorni fa, quando si sono concluse le consultazioni con tutti i gruppi che compongono la coalizione di centrosinistra. Ho scelto di impegnarmi in un campo completamente diverso rispetto alla mia attività professionale, adesso dobbiamo camminare tutti insieme verso un unico obiettivo.

Le polemiche relative alla mia candidatura? Non mi appartengono, guardo al futuro ed è lo stesso che chiedo a tutte le forze politiche e i movimenti civici che compongono la coalizione. Bisogna abbassare i toni e non guardare ai personalismi, fattori che penso ci faranno riavvicinare ai calabresi. Uno dei problemi principali è quello di aver una importante fetta di popolazione che non ha più fiducia e voglia di votare”.

La nuova candidata della coalizione di centrosinistra si sofferma sul tema della sanità in Calabria, uno dei principali problemi da risolvere, assicurando inoltre come il suo impegno professionale maturato nel corso degli anni sia sempre stato rivolto al bene della comunità.

“La mia mancata esperienza politica? Credo che la politica sia mettersi al servizio delle problematiche e della comunità, ed è quello che ho fatto sino a oggi nel mio percorso professionale, cercando di rispondere alle necessità delle persone. Ho combattuto contro i mulini a vento fino a oggi, adesso voglio accenderlo io.

Per quanto riguarda la sanità, bisogna riscrivere la storia di questo settore fondamentale partendo dalla cancellazione del debito e riappropriarci della programmazione abbandonando la gestione commissariale”.