Spirlì sul ticket con Occhiuto andato in fumo: "Non potevamo fare Papa Francesco e Papa Benedetto"

"Non mi sento tradito. E' stata una soluzione che io stesso ho preferito e suggerito a Salvini", le parole di Spirlì

Nino Spirlì torna a parlare dopo il lungo silenzio. Terminate lo scorso ottobre le elezioni regionali con il trionfo di Roberto Occhiuto, l’ex presidente f.f. non ha più rilasciato interviste a testate locali o nazionali, lasciando ad alcuni post pubblicati sui social network il compito di far arrivare il suo pensiero su alcuni argomenti.

Quello che, probabilmente, interessava maggiormente ad addetti ai lavori e cittadini era il pensiero di Spirlì riguardo il ticket con Occhiuto prima annunciato dalla coalizione di centrodestra e poi smentito con i fatti al termine delle elezioni. Per Spirlì quindi è andata in fumo la possibilità di proseguire il percorso all’interno della Cittadella. Il diretto interessato, ospite di ‘Live Break’ su CityNow, ha tolto il velo dell’incertezza sulla vicenda, dicendosi soddisfatto per quello che è stato l’epilogo e raccontando qualche ulteriore particolare interessante…

“L’accordo del ticket prevedeva il riconsegnare attraverso il sottoscritto o un altro nome la vice presidenza alla Lega. Diciamocelo francamente però: lasciare libero Occhiuto di poter lavorare tranquillamente non sarebbe stato possibile con l’ombra di chi aveva lo stesso ruolo fino a qualche giorno prima. Non avremmo potuto fare Papa Francesco e Papa Benedetto….sarebbe stato un disagio per me, Occhiuto e tutti i calabresi. Lui sta facendo bene e tanto alla guida della Regione Calabria”, le parole di Spirlì.

Con la (prevedibile) vittoria di Occhiuto alle urne, la vice presidenza della giunta non è andata nè a Spirlì nè alla Lega, finendo invece al dirigente scolastico Giusy Princi. Nessuna amarezza o sensazione di essere stato tradito, al contrario Spirlì (a sorpresa e probabilmente con un pizzico di ‘galanteria’) assicura di aver favorito in prima persona questo tipo di soluzione.

“Lo stesso ‘bonus’ che la Lega aveva con il resto della coalizione è stato utilizzato per prendere la Presidenza del Consiglio, che in passato era andata a Forza Italia in ‘accoppiata’ con la Presidenza della Regione. In questo caso invece la presidenza del Consiglio è andata alla Lega, con Filippo Mancuso. Ritengo sia stata la scelta migliore, io stesso avevo incoraggiato Salvini a lavorare su questa soluzione. Non mi sento tradito perche’ io per primo ho preferito questa soluzione anche per ‘spoliticizzarmi’ dopo l’esperienza all’interno della Regione”.