Requiem al Cilea tra le polemiche. “Le frasi di Lamberti? Scappa una risata”
18 Dicembre 2017 - 10:44 | di Vincenzo Comi

Note di polemica. Il prossimo 5 gennaio, al Teatro Cilea di Reggio Calabria, andrà in scena l’esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Un’esecuzione che vede la presenza del Coro Lirico Francesco Cilea e dell’Orchestra del Teatro che, diretti da Buno Tirotta e da una giovane e già affermata nei teatri europei Direttore donna: Viliana Valtcheva ma che, soprattutto, presenta un ensemble di solisti assolutamente straordinario e non solo per la città di Reggio Calabria.
Il soprano Liliana Marzano, il mezzosoprano Sofia Janelidze, il tenore Micha Sheshaberidze e, infine, il grande basso Roberto Scandiuzzi, considerato uno dei maggiori interpreti del Requiem di Verdi. Fin qui, tutto bene. Nei giorni scorsi il dott. Lamberti Castronuovo aveva criticato pubblicamente la scelta di suonare il Requiem il 5 gennaio, durante le festività natalizie.
“Si tratta di un’offesa alla città. Invece degli auguri ci faremo le condoglianze? Chi andrà a teatro a sfidare la sorte? E’ un fatto di un’incultura abissale. Cosi si offende la tradizione e il buongusto”, il pensiero in sintesi di Lamberti.
Ieri è arrivata la risposta di chi ha organizzato e parteciperà all’evento. “Non voglio entrare in polemica con il dott.Lamberti, persona che ho sempre stimato. Se il Requiem il 5 gennaio è un’offesa alla città, allora lo è stato anche quando l’ho visto in diretta mondiale il giorno di Natale. Verdi definiva il Requiem la sua opera straordinaria, si muore sempre e anche sotto le feste. Lo dedicheremo alla città perché è un capolavoro assoluto, e sono orgoglioso di poter vedere un simile evento a Reggio Calabria. La grande musica non ha tempo o scadenze” le parole di Domenico Gatto, Critico Musicale e direttore artistico del Festival “Alziamo il Sipario”.
Roberto Scandiuzzi, basso di fama internazionale che sarà uno dei protagonisti del Requiem eseguito al Cilea, usato toni meno diplomatici: “Le frasi di Lamberti? Mi faccio una risata. Opere simili non hanno un fine di condoglianze, tutt’altro. Mi sembra quasi essere fuori dal mondo a sentire cose simili. Credo si tratti solo di una boutade, uscita male. Se il dott. Lamberti vuole prendere un caffè, fare due chiacchiere per spiegare il suo punto di vista, non avrei alcun problema. Questa è una opera splendida, eseguita in tutte le città più importanti del mondo. La cultura è cultura e basta, non da vivi o da morti”.
