Revoca arresti per Tallini, Sgarbi: 'Gratteri deve essere punito'

Sgarbi, ancora una volta punta il dito contro il magistrato calabrese: "Si è permesso di infangare Tallini"

Vittorio Sgarbi è tornato a parlare di Nicola Gratteri. Un film in più puntate che si ripete a distanza di tempo. Non è infatti la prima volta che il critico d’arte punta il dito contro il magistrato calabrese. La causa? L’arresto di Domenico Tallini e la successiva revoca dei domiciliari.

Tallini torna in libertà: Sgarbi contro Gratteri

Domenico Tallini

“Ve l’avevo detto meno di un mese fa, il 22 novembre, quando arrestarono Domenico Tallini. Si è trattato di un arresto ingiusto. Mi sono permesso, allora, di dire quello che penso di questo magistrato che tutti incensano per paura. Il sospetto fa pensare che se viene fatta un’indagine che porta una persona in carcere, ci sia qualcosa alla base. Ma sappiamo che così non è visto quanto accaduto in passato. È avvenuto che il signor Gratteri, dopo averlo già fatto con 350 persone di cui 200 liberate, ha cercato con un’azione politica di dire che il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria fosse un mafioso”.

Sono le parole di Sgarbi, lasciata ad un video postato su Facebook qualche giorno fa. Le accuse, però, non sono solo nei confronti di Gratteri, ma anche contro il Presidente della Commissione parlamentare Antimafia:

“Iniquo, spregevole deputato Morra. Quello che ha insultato e disprezzato Jole Santelli, non ha perso tempo a puntare il dito contro Forza Italia per dire “Ecco Tallini il mafioso” e lo ha fatto a causa dell’autorevolezza di Gratteri”.

Sgarbi, neanche a dirlo, non è affatto d’accordo con l’operato del Procuratore, tanto da affermare:

“Non c’era fondamento per l’arresto e infatti Tallini, adesso, è a piede libero. Gratteri ha sequestrato una persona innocente e lo ha umiliato. Dovrebbe essere arrestato lui o sospeso per conflitto di interessi visto che “Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza del GIP di Catanzaro su richiesta del Pubblico Ministero Gratteri che disponeva gli arresti domiciliari per Domenico Tallini, indagato per concorso esterno e voto di scambio politico mafioso nell’ambito dell’inchiesta della DDA di Catanzaro FarmaBusiness”. L’atto violento di Gratteri non può non essere punito. Gratteri si è permesso di infangare Tallini, mentre un altro magistrato, quindi suo collega ha reputato le carte insufficienti togliere la libertà a qualcuno”.

Sgarbi ha concluso affermando:

“Si potrebbe dire che ce l’ho con lui ma non è così, l’ho incontrato e mi sta anche simpatico”.

Nonostante l’appello del politico e critico d’arte è importante ricordare che il Tribunale ha accolto l’istanza per lo stato di libertà di Tallini, ma le accuse a suo carico rimangono ancora in piedi.

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