Gambarie, impianti sciistici ancora chiusi. Malara: 'La Regione avrebbe potuto alzare la voce'

Rimandata la riapertura degli impianti sciistici. Ecco cosa ne pensa il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, rende noto attraverso una nota, di aver firmato l’ordinanza con cui si rinvia la riapertura degli impianti sciistici.

Malara: ‘Profondamente dispiaciuti per il rinvio’

Nei giorni scorsi le regioni e le province autonome avevano chiesto, attraverso una lettera del presidente della conferenza Stefano Bonaccini, un rinvio della riapertura in vista di un allineamento delle linee guida al parere espresso dal Comitato tecnico-scientifico.
A tal proposito i microfoni di Citynow hanno nuovamente raggiunto il sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Malara. Solo qualche giorno fa il sindaco aveva fatto il punto della situazione sulla riapertura degli impianti spiegandoci che nonostante tutto erano riusciti a far partire la macchina organizzativa nel pieno rispetto delle norme anti covid.

‘Noi siamo profondamente dispiaciuti. Riteniamo che a Gambarie si poteva adottare anche una decisione diversa, dichiara il sindaco Malara.

‘Non avremmo riscontrato molti problemi a livello di norme anti covid. La difficoltà sarebbe potuta essere quella della partenza negli impianti, ma con la giusta organizzazione si sarebbe risolto anche quello con lo scaglionamento ad orario anche per i nuclei familiari o contingentando le presenze.

Un’App per prenotare gli impianti

“Avevamo anche pensato di creare un’App per poter prenotare gli impianti di risalita indicando la fascia oraria. Avremmo comunque trovato una serie di metodi che avrebbero assicurato a tutti di poter sciare e a tutti gli addetti del settore di lavorare”.

La Regione avrebbe potuto alzare la voce

“Da piccola stazione sciistica quale siamo, purtroppo ricadiamo in quel calderone delle grandi stazione sciistiche e quindi siamo penalizzati rispetto agli altri. In questo contesto la Regione Calabria avrebbe potuto alzare la voce e dare indicazioni diverse”.

“Noi già ci eravamo organizzati per l’apertura dell’8 gennaio. Nuove seggiovie, nuovi tornelli per l’accesso diretto, sistemato i parcheggi, fatto la gara per il noleggio di due minibus per il servizio navetta e la sistemazione delle strade d’accesso proprio per far partire le persone in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle norme. È chiaro a tutti che la sicurezza viene prima di tutto, ma è chiaro che l’ alternare continuamente chiusura e apertura genera confusione e sfiducia. Qualsiasi tipo di rischio non può essere interamente annullato ma va limitato con regole e comportamenti chiari, precisi e possibilmente condivisi in modo da ridurlo il più possibile”.

Ci faremo trovare pronti

“Questo poteva essere l’anno della ripartenza. Vorrà dire che questa sarà una stagione interlocutoria sciistica sperando che la neve da metà gennaio in poi ci accompagni fino a fine marzo per avere quantomeno un paio di mesi di scii e salvare Gambarie almeno parzialmente. Noi comunque ci faremo trovare pronti in questa nuova scadenza”.