Covid a Reggio, Moschella: ‘Il 95% dei ricoverati non è vaccinato’

Il Covid Manager del GOM di Reggio Calabria illustra la situazione ponendo l'accento sulla vaccinazione

Terapia Intensiva Covid Gom Reggio Calabria 1

Qual è la situazione Covid al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria? Ad illustrare i dati e spiegare l’importanza della vaccinazione è stato il dott. Moschella, Covid Manager dell’azienda ospedaliera reggina ai microfoni di CityNow.

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La situazione Covid al GOM

Nel bollettino di ieri, sabato 25 settembre, si registra un altro decesso Covid al GOM di Reggio Calabria. L’uomo, di 56 anni, era ricoverato in terapia intensiva “con altre patologie concomitanti all’infezione da Covid-19” si legge nella nota divulgata dalla direzione aziendale.

I pazienti deceduti salgono, dunque, a 379, mentre i clinicamente guariti sono 1.046.

“Nelle ultime ventiquattro ore, sono stati 146 i soggetti sottoposti allo screening per CoViD-19. Tre di questi sono risultati positivi al test.

In seguito a 9 ricoveri, 4 dimissioni e 1 trasferimento all’ospedale di Gioia Tauro, sono 73 i pazienti positivi al CoViD-19 ricoverati al G.O.M.: 38 nell’Unità Operativa di Malattie Infettive, 30 in Pneumologia, 2 in Ostetricia e Ginecologia e 3 in Terapia Intensiva”.

Un miglioramento, se così si può dire, rispetto alle scorse settimana dove il numero dei pazienti ricoverati ha superato soglia 100. Non è possibile però dimenticare che la decrescita è dovuta anche alle tante persone che, in questi giorni, hanno perso la loro battaglia contro il Covid.

La redazione di CityNow si stringe al dolore di amici e parenti per le loro perdite.

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Vaccinati e non vaccinati: cosa cambia

“Gli ultimi decessi registrati dal GOM sono relativi a persone non vaccinate. Ci è capitato anche qualche vaccinato, ma con altre patologie importanti”.

Sono le parole del Covid Manager del GOM, il dott. Moschella ai microfoni di CityNow. Il dibattitto sul vaccino, così come le proteste contro il green pass in tutto il Paese, continuano, così come il numero di vite perse. I dati, però, sono incontrovertibili:

“Il 95% dei pazienti ricoverati in area medica rientra fra i soggetti non vaccinati e lo stesso vale per la quasi totalità dei pazienti che giungono in terapia intensiva. Per quanto riguarda, invece, i pazienti vaccinati e ricoverati si tratta di soggetti con delle importanti comorbidità”.

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Il dott. Moschella ha concluso:

“Il paziente vaccinato, solitamente, sviluppa la malattia in forma paucisintomatica o asintomatica. Quello che è importante dal punto di vista del risultato della vaccinazione è che questi pazienti raramente sviluppano delle forme di insufficienza respiratoria legata alla polmonite da Covid-19”.