Emergenza rifiuti in Calabria: saranno trasferiti fuori regione per l'intera estate

La Santelli dispone il trasferimento dei rifiuti in impianti fuori regione ma lo stoccaggio avverrà in Calabria

Arriva un’altra ordinanza del presidente della Regione Calabria che mette una toppa all’emergenza rifiuti che sta travolgendo l’intero territorio calabrese.

La nuova ordinanza, firmata nella serata di ieri, prevede il trasferimento fuori regione dei rifiuti indifferenziati e degli scarti di lavorazione per un periodo non superiore ai tre mesi in impianti di trattamento pubblici e privati.

Il nuovo provvedimento ha disposto anche di effettuare una ulteriore ricognizione circa le disponibilità di volumi di smaltimento nelle discariche pubbliche e private calabresi nonchè la sottoscrizione dei contratti di servizio per il trasporto e il conferimento negli impianti extra-regionali.

Il costo del trasporto e del conferimento sarà anticipato dalla Regione Calabria, ma il Dipartimento dovrà definire la quota parte da recuperare del costo sostenuto per il trasporto e il conferimento dei rifiuti in impianti extra-regionali da porre a carico dei Comuni.

La governatrice ha inoltre disposto che le istituzioni competenti – Arpa, Protezione Civile, Asp di Cosenza e Vigili del Fuoco di Cosenza – verifichino in somma urgenza, la fattibilità tecnica ed ambientale, imponendo eventuali prescrizioni, dell’operazione di stoccaggio dei rifiuti da effettuare nell’area della discarica di Località Vetrano a San Giovanni in Fiore per una durata non superiore a 120 giorni.

L’ordinanza prende atto del fatto che le Comunità d’Ambito di Catanzaro, Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e la Città Metropolitana di Reggio Calabria non hanno ottemperato ai compiti assegnati dalla legge regionale n. 14/2014, registrando ritardi nella predisposizione dei Piani d’Ambito, nella scelta della forma della gestione a livello di ambito territoriale e di sub-ambito di raccolta e nell’attuazione degli interventi previsti nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti approvato con la deliberazione del Consiglio regionale n. 156/2016 e s.m.i., già a partire dall’individuazione dei siti ove ubicare gli impianti di trattamento e le discariche di servizio.

I ritardi nella realizzazione dell’impiantistica pubblica di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani ha determinato il ricorso a speciali forme di gestioni attraverso l’emanazione di ordinanze contingibili ed urgenti.