Rifiuri a Reggio, Imbalzano (FI) sollecita la minoranza: ‘Serve proposta per ridurre la Tari’

L’ex consigliere comunale la ritiene inevitabile: “Nessuno può più immaginare di far gravare sui reggini i costi del servizio’

È ineludibile e urgente la presentazione di una proposta di deliberazione che prenda atto della situazione venutasi a creare in questi mesi e consenta al Consiglio stesso di esprimersi per una generalizzata riduzione del tributo Ta.Ri. per il corrente anno, la rideterminazione del dovuto, con compensazione della differenza sul saldo 2020 e sull’acconto dello stesso tributo per il 2021.

Almeno così la pensa l’ex consigliere comunale di Forza Italia Pasquale Imbalzano che non ritiene sufficiente l’annunciata richiesta da parte del centrodestra di istituire una Commissione speciale sui rifiuti in città.

Amministrazione rivelatasi impotente

Imbalzano da parte sua non può che constatare la situazione esistente e le condizioni in cui versano le strade reggine:

“E’ venuto il momento che l’Amministrazione Comunale, prendendo atto della sua drammatica impotenza da molti mesi a fornire il benché minimo servizio di raccolta dei rifiuti, a tal punto che quasi tutta la città è divenuta, senza soluzione di continuità temporale, un susseguirsi di discariche a cielo aperto, riequilibri intanto per il 2020 il rapporto tra tributo TA.RI  richiesto quale acconto in queste settimane, il più che scadente servizio, si fa per dire, fin qui reso ed i costi effettivi sostenuti,  inevitabilmente e, riteniamo, notevolmente ridotti rispetto alle previsioni, adottando da subito i provvedimenti amministrativi conseguenti”.

Ridurre il tributo

Per Imbalzano, poi, nessun assessore può immaginare di far gravare sulle famiglie e sulle imprese reggine, – già  esauste per le conseguenze della insostenibile crisi economica originata dal Coronavirus e con una città ridotta ad un susseguirsi di saracinesche abbassate definitivamente sia in centro che in periferia – i costi al 100% di un servizio di fatto inesistente.

“Potrebbe configurarsi un indebito arricchimento per il Comune. D’altronde, vi sono leggi, a partire da quella di Stabilità 2014, oltre a numerose sentenze di diverse Commissioni Tributarie Provinciali e soprattutto quelle, reiterate, della Suprema Corte di Cassazione, che hanno più volte ribadito che il grave e perdurante disservizio – anche nei casi in cui il Comune non ha alcuna colpa per il caos della raccolta, tesi cara  solo alla maggioranza – consentono una congrua riduzione della TA.RI. stessa”.

Imbalzano fa leva sui benefici del Decreto agosto, ricordando la fuoriuscita del Comune, grazie al provvedimento del Governo e del Parlamento, dall’imbuto degli enti in grave situazione debitoria che avrebbe dovuto “già e contestualmente” portare alla riduzione, a prescindere, dalle attuali altissime tariffe.

“Se a questo si aggiunge che gli uffici e la società preposta hanno notificato gli acconti 2020 anche per servizi non resi nel corso dell’anno, una riduzione congrua e sostanziosa della TA.RI. 2020 non è solo doverosa ma pressocché obbligatoria”.