Reggio senza rifugio per i senzatetto, Pazzano: 'Nulla è stato fatto. Si attivi la struttura di Pietrastorta'

In vista del prossimo inverno La Strada denuncia la mancanza di strutture per i senza fissa dimora

È stato un inverno lungo e freddo, con neve anche a bassa quota. È stato l’ennesimo inverno senza che il Comune di Reggio si sia dotato di un rifugio per i senza fissa dimora.

Nel corso degli anni abbiamo assistito a tante e tante promesse, a qualche azione di sensibilità come quella di aprire le porte di Palazzo San Giorgio durante le festività nei primi giorni del 2017. Il Sindaco, che allora raccolse l’istanza della società, dichiarò – come possiamo raccogliere da interviste dell’epoca – che “con la solidarietà la democrazia consolida la propria anima”.

Pur essendo d’accordo con questo assunto – ci mancherebbe! – riteniamo più corretto completare che in una Città, in una Amministrazione Pubblica, la democrazia si consolida con un’azione amministrativa chiara, programmatica, trasparente, efficiente ed efficace. Ed è attraverso gli stessi strumenti operativi che anche la solidarietà trova la possibilità di aiutare davvero le persone.

Insomma: la solidarietà che un’Amministrazione Comunale deve alla cittadinanza – perché vi sia democrazia – è quella di fare funzionare l’apparato amministrativo e portare a termine i progetti.

In merito alla casa per i senza fissa dimora siamo ancora lontani da un risultato concreto.

I fatti

– con la Delibera n. 50 del 2017 il Consiglio Comunale approvava l’acquisizione di un bene sito in Via Torricelli Pescatori, indicava la struttura come casa accoglienza per i senza fissa dimora e demandava l’inserimento nella programmazione comunitaria 2014-2020. Solo successivamente viene rilevato che il bene, per questioni tecniche di struttura, non è utilizzabile per i fini deliberati dal Consiglio Comunale;
– per alcuni giorni dell’inverno 2018/2019 viene individuata una struttura a Pietrastorta che, in via temporanea, diviene rifugio per i senza fissa dimora con la collaborazione di Atam con un servizio navetta. La posizione della struttura non è certamente indicata per le esigenze di chi non ha una casa e presuppone una necessità di trasporti e di logistica poco funzionale. Ma ad oggi, come vedremo, è l’unica struttura che possa essere consegnata per lo scopo;
– nell’inverno 2021 il Comune con il suo assessore alle Politiche Sociali indica che “nelle more che si concluda l’iter di definizione della dimora fissa” si individua un alloggio in Via Sbarre Superiori per i senzatetto. Neanche a dirlo, la struttura non apre mai;
– forse siamo davanti – finalmente! – alla conclusione dell’iter… macché: con il Documento Unico di Programmazione approvato dal Consiglio Comunale il 31 agosto 2021 viene approvato, nel piano triennale delle opere pubbliche, il recupero di un bene in Via Vallone Mariannazzo perché divenga casa per i senza fissa dimora. Si indica anche l’importo complessivo dell’intervento per 555.000,00 euro. Neanche a farlo apposta, successivamente viene rilevato che il bene, per questioni tecniche, non è utilizzabile per i fini deliberati.

Com’è possibile, si chiederà chi non crede alle favole amministrative.

È possibile: con la totale assenza di visione programmatica. Benvenuti a Reggio Calabria! In tutto questo, incessantemente, abbiamo chiesto notizie nelle Commissioni, abbiamo proposto interventi programmatici per un Piano Freddo che non esiste. Anni di rinvii, di promesse, di dichiarazioni di volta in volta inevase. In ultimo, con una serie di Commissioni richieste dal consigliere comunale Saverio Pazzano, apprendiamo che, allo stato dei fatti, l’unica struttura per cui esiste un progetto esecutivo è quella di Pietrastorta, con un intervento di ripristino del bene. Assessore e Dirigente del Welfare nella riunione di Commissione Politiche Sociali affermano che tutto sarà pronto per l’inverno prossimo. In effetti, l’intervento sul bene di Pietrastorta, come da nostra verifica presso gli uffici competenti, non presupporrebbe tempi lunghissimi, ma….

C’è un MA grande quanto tutti i beni di volta in volta proposti e cassati. I lavori alla struttura non possono partire prima dell’approvazione del Bilancio. Da quello che, ad oggi, possiamo sapere, pare che neanche entro maggio il Bilancio sarà approvato. Probabilmente andremo all’estate. Dobbiamo dunque credere che, entro una manciata di mesi, l’Amministrazione Comunale sarà in grado di: fare partire e concludere i lavori per la struttura, bandire, assegnare e attivarne la gestione?

Ricordiamo che, ad oggi, mancano circa otto mesi all’inverno, alle piogge e al freddo. Qualcuno ritiene che tutto ciò sarà realizzato?

Nel dubbio, dopo tante e tante richieste formali, faremo l’ennesima: un’interpellanza all’Assessore al Welfare per chiedere conferma che entro il prossimo inverno tutto sarà efficiente e attivo. Oppure che, da subito, si pensi ad un piano alternativo: definitivo o temporaneo.