Processo Miramare, altro lungo rinvio: prossima udienza a settembre?

Un temporaneo impedimento di un membro del collegio giudicante che sposterebbe l’esame dei testi della difesa

Toccherà aspettare l’ufficialità che dovrebbe arrivare lunedì prossimo, ma da ricorrenti voci che rimbalzano tra le stanze della cancelleria del tribunale dello Stretto, la sentenza sul processo che vede alla sbarra la quasi totalità della Giunta del primo governo Falcomatà per l’assegnazione temporanea di parte dei locali del Miramare, il «gioiello di famiglia» posto nel cuore della città, potrebbe slittare di qualche mese.

Processo Miramare: udienze rinviate a settembre

Le udienze previste fino a settembre dovrebbero infatti essere rinviate a causa di un temporaneo impedimento di un membro del collegio giudicante che sposterebbe l’esame dei testi della difesa all’inizio dell’autunno.

Al centro di questa vicenda che tormenta il futuro prossimo del rieletto sindaco – e che è già costata una condanna ad un anno di reclusione con pena sospesa alla Marcianò, ritenuta colpevole nel processo abbreviato di primo grado – c’è l’assegnazione di una parte dell’hotel Miramare, la storica, bellissima, struttura turistica liberty affacciata sullo Stretto, in favore dell’associazione “il sottoscala” e del suo presidente Paolo Zagarella, anche lui alla sbarra. Zagarella infatti sarebbe un vecchio amico di Falcomatà: un’amicizia consolidata anche dal prestito di un locale che lo stesso Zagarella avrebbe prestato al sindaco che ci avrebbe sistemato la propria segreteria politica ai tempi della prima campagna elettorale.

Nell’ipotesi formulata dal sostituto procuratore Walter Ignazzitto, la delibera firmata dalla giunta Falcomatà sarebbe illegittima. Lo scandalo – l’ennesimo in qualche modo legato alla struttura alberghiera della via Marina Alta – era esploso nel luglio del 2015 e riguarda, oltre alla quasi totalità della prima Giunta Falcomatà, riguarda anche una serie di dirigenti comunali che hanno avallato l’atto finito sotto inchiesta.